Stabilire una connessione tra cielo e terra non è stato così importante come nella nostra epoca ove, gli sfruttamenti industriali e tecnologici hanno apportato preziose migliorie, ma, al contempo, hanno provocato un eccessivo sfruttamento del territorio fino a condizionare fortemente la nostra alimentazione, e, quindi, di conseguenza anche il nostro stato di salute. È questo il cuore de La stagionalità degli alimenti – nutrirsi con i cibi di stagione è la miglior medicina preventiva, l’ultimo saggio di Sergio Maria Francardo e Enrico Mariani, edito Edilibri (Milano, 2019). Un manuale ad altezza di “paziente” al fine di offrire le strategie preventive migliori, ma anche un ricco saggio scientifico, che rivela ricerche mediche in ambito di alimentazione naturale.
Seguire il ritmo alimentare secondo la stagionalità degli alimenti significa, per gli autori, rispettare l’equilibrio del corpo umano, orologio perfetto, che è organizzato in modo tale da garantire un corretto funzionamento. Ma è nel momento in cui viene meno tale equilibrio che in funzionamento comincia a vacillare e spesso questo è dovuto ad uno stile di vita scorretto associato ad una cattiva alimentazione.
Importante riferimento per prevenire malattie e ristabilire l’equilibrio è, per gli autori, organizzare la propria alimentazione in funzione della stagionalità degli alimenti, sfruttando le loro proprietà nel momento in cui esprimono il loro massimo in natura.
Francardo e Mariani, dunque, offrono un ricco calendario in cui elencano, mese per mese, la frutta e la verdura di stagione descrivendone le principali proprietà e fattori benefici. Un calendario da tenere sotto mano al momento della spesa, ma anche per la preparazione dei piatti. Tale elenco, però, indica anche l’importanza di fare sufficiente rifornimento di acidi grassi e glucosio, fonti di energia fondamentali per il nostro organismo.
Riferimento interessante è quello all’attività sportiva: senz’altro il movimento è fonte di benessere, ma, come ogni cosa, l’eccesso potrebbe produrre effetti dannosi. A tal proposito gli autori sono dell’idea di fare sport senza incappare nell’agonismo, concedendosi la libertà di camminare, correre, pedalare o nuotare senza cronometri, senza avere obiettivi atletici: seguire, insomma, anche qui il proprio “ritmo”.
Nel modo descritto da Francardo e Mariani le stagioni scandiscono non solo la vita naturale, ma anche quella umana che trae grande beneficio per il proprio benessere.