L’estate scorsa in Egitto sulla sponda occidentale del Nilo sono state ritrovate da un team di studiosi americani oltre 2000 teste mummificate.
Questo non deve sorprendere più di tanto perché proprio grazie al processo di mummificazione che puntava alla conservazione del corpo è normale ritrovare ancora dei resti intatti anche dopo il trascorrere di tutto questo tempo.
Il luogo del ritrovamento in questo caso è stato nei pressi di Abydos a 400 km circa dal Cairo, considerato da tutti uno dei luoghi più sacri d’Egitto dove anche in passato sono stati rinvenuti resti di numerose tombe ed edifici di culto tra cui il grande tempio di Osiride.
Tale scoperta è stata fatta da un gruppo di studiosi americani che non poteva credere ai propri occhi quando appunto nel corso degli scavi sono emerse queste 2000 teste perfettamente mummificate.
Ad un primo esame queste teste apparterrebbero a delle pecore e risalirebbero a circa 4300 anni fa.
Studi compiuti rivelano che questi reperti sarebbero da ricondurre ad un culto dedicato al faraone Ramses, per la ricorrenza dei mille anni dalla sua scomparsa.
Infatti oltre ai resti di queste pecore nei dintorni sono stati rinvenuti anche altri resti di animali mummificati.
Scopo di questi scavi è di studiare più a fondo il culto del faraone Ramses per scoprire se possono essere trovati altri interessanti reperti legati ad esso.