La Piramide di Cheope è costituita da più di due milioni di blocchi; la sua costruzione è durata oltre venti anni.
Fu concepita come sepolcro del faraone Cheope, regnante della IV dinastia, intorno al 2560 a.C.
La sua altezza era di circa 146,6 metri, attualmente ridotti a 138,8, per via degli agenti atmosferici.
In origine, la Piramide di Cheope era ricoperta da un rivestimento di calcare bianco, con una superficie esterna liscia; a causa di un terremoto, la copertura si è sgretolata e fu usata per costruire la cittadella e la moschea del Cairo.
Alcune pietre del rivestimento, però, sono rimaste visibili intorno alla casa.
La maggior parte della piramide è composta di pietra calcarea, ma è stato adoperato anche del granito, soprattutto nel rivestimento della camera del re e nel sarcofago posto al suo interno.
Nella grande piramide sono state rinvenute tre camere: una più bassa, detta camera ipogea, che si trova sottoterra ed è scolpita nella viva roccia su cui la piramide è stata costruita, e appare incompiuta; più in alto è collocata la camera della Regina; ancora più in alto, la camera del Re.
Il complesso prevedeva anche: due templi mortuari in onore di Cheope; tre piramidi più piccole, per le regine di Cheope; una piccola piramide satellite; più strade rialzate, per collegare i due templi; piccole mastabe per i nobili.
All’interno della Piramide di Cheope, non si sono rinvenuti né feretro né corredo funerario, ciò di per sé non prova niente, vista la presenza di tombaroli, ma questo fatto, unito alla mancanza di decorazioni e geroglifici nei vani interni, fece nascere varie teorie, non accreditate, che la piramide non avesse la funzione di tomba.
Benedetta Giovannetti