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La pensione di reversibilità

 che cos’è la pensione di reversibilità e chi sono i beneficiari

La pensione di reversibilità è una prestazione previdenziale destinata ai familiari superstiti di un pensionato deceduto. Il suo scopo principale è garantire un sostegno economico a chi resta, in modo da compensare parzialmente la perdita del reddito che il defunto generava. In Italia, la pensione di reversibilità è prevista dal sistema previdenziale pubblico (INPS).

La pensione di reversibilità viene erogata a determinati familiari del pensionato deceduto. Essa non entra nell’asse ereditario, pertanto, spetta anche al familiare che decidesse di rinunciare all’eredità.

I beneficiari variano in base al grado di parentela con il defunto devono soddisfare specifici requisiti. In generale, i destinatari della pensione di reversibilità sono:

  1. Coniuge superstite: la pensione di reversibilità spetta innanzitutto al coniuge che resta in vita. Questo vale anche in caso di separazione. In caso di divorzio invece, la pensione può essere riconosciuta solo se l’ex coniuge ha diritto a un assegno di mantenimento.
  2. Figli: la pensione di reversibilità spetta anche ai figli del defunto, fino al compimento del 18° anno di età. Se i figli sono studenti universitari, il diritto alla pensione di reversibilità può essere esteso fino ai 26 anni. In caso di disabilità grave, il diritto può essere esteso senza limiti di tempo. L’importo della pensione viene ripartito tra i figli in base al numero di figli superstiti.
  3. Genitori: Se il defunto non ha né coniuge né figli aventi diritto, la pensione di reversibilità può spettare ai genitori, ma solo se dipendono economicamente dal defunto. In altre parole, i genitori devono essere a carico del figlio deceduto per poter beneficiare della prestazione.
  4. Fratelli e sorelle: In assenza di coniuge, figli e genitori, la pensione di reversibilità può essere erogata ai fratelli e alle sorelle, ma anch’essi devono essere a carico del defunto.

Per quanto concerne i requisiti per l’accesso si segnala che, per ottenere la pensione di reversibilità, è necessario che il defunto sia stato titolare di una pensione. Inoltre, il superstite deve presentare domanda all’INPS, allegando la documentazione richiesta (ad esempio, il certificato di morte). È anche necessario che il superstite dimostri di avere i requisiti per essere considerato “a carico” del defunto, qualora previsto.

La pensione di reversibilità è una misura di protezione sociale che aiuta a mitigare le difficoltà economiche causate dalla morte di un familiare che percepiva un reddito fisso. Essa non solo supporta il coniuge superstite, ma può essere estesa anche ai figli, genitori e altri familiari, a seconda delle circostanze.

Manuela Margilio

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