Ma davvero gli scopritori della sua tomba furono sterminati da una maledizione antichissima che avrebbe colpito chi avesse disturbato il riposo del faraone?
Se guardiamo il significato dei geroglifici che compongono il sigillo posto all’ingresso della sua tomba la scritta recita più o meno “La morte colpirà con le sue ali chiunque disturberà il sonno del faraone” quindi pare che un avvertimento agli scopritori della tomba fosse stato dato, ma che fosse stato bellamente ignorato.
Tuttavia tra i membri della spedizione ci fu davvero chi perse la vita, quindi analizziamo la situazione e vediamo se davvero esiste o meno.
Lord Carnavon fu colui che finanziò la spedizione e fu il primo che morì pochi mesi dopo il ritrovamento della tomba, ma era già malato prima di raggiungere l’Egitto per cui una infezione che contrasse lì a seguito della puntura di un insetto, lo rese facile preda della polmonite che lo uccise.
Infatti a causa del fisico già debilitato l’infezione che aveva contratto malgrado fosse stata immediatamente trattata, circolò nell’organismo del nobile e lo costrinse a letto da una fortissima febbre.
Howard Carter colui che scoprì materialmente la tomba morì tranquillamente nel suo letto di casa 16 anni dopo la scoperta, e delle 26 persone presenti all’apertura della tomba solo sei morirono nell’arco dei dieci anni successivi alla scoperta della medesima, gli altri perirono in media 24 anni dopo l’inizio degli scavi.
In realtà sembra che la leggenda della maledizione fosse stata fatta circolare dallo stesso Carter per tenere alla larga i giornalisti ed i curiosi che prendevano di mira il luogo della sepoltura in quanto era stata e sarà la prima e unica tomba rimasta inviolata delle 60 che furono costruite nella valle dei re.
Benedetta Giovannetti