L’acqua che sgorga, fresca in estate, dissetando bimbi e anziani, con le tipiche fontane disseminate nei centri storici della Puglia è un’immagine radicata nel nostro presente, talmente che alle volte rischia di parere scontata. E invece scontata non lo è affatto. La sua importanza può essere dedotta anche solo dal nome della regione stessa.
La denominazione Puglia deriverebbe da a-pluvia, non precisamente nel significato letterale di “priva di pioggia”, “assetata, arida” in relazione non solo al clima ma anche alla tipologia di terreno predominante
Solo nel 1924 inizia l’erogazione dell’acqua nella città di Foggia e viene completata in tredici anni. A seguito della completa costruzione del “Grande Sifone Leccese”, solo nel 1927, l’acqua arriva nella città di Lecce.
Con il Decreto-legge di agosto, vengono affidati all’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese la costruzione e la gestione delle fognature nei comuni serviti dall’acquedotto stesso. L’opera vede il suo compimento solo alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, con il completamento delle opere terminali di Santa Maria di Leuca ove viene realizzata una cascata spettacolare. 33 anni dopo, il 28 ottobre 1939, la grandiosa opera ebbe compimento e le acque del lontano Sele si riversano ancora oggi con una cascata di scarico terminale, a S. Maria di Leuca, nell’azzurro Jonio. Usufruirono così del beneficio dell’acqua potabile tutti i Comuni delle 5 Province pugliesi di Foggia, Bari, Brindisi, Lecce e Taranto e anche molti Comuni delle Province contermini di Avellino, Campobasso, Matera e Potenza. In Lucania, nel 1942 vengono attivati gli Acquedotti dell’Agri, del Basento e del Caramola, insieme agli acquedotti comunali minori.
In coincidenza con l’emergenza conseguente all’epidemia di colera, viene avviato un complesso programma di costruzione di nuovi impianti di depurazione diffusi nell’intera regione.
Nel 1999 l’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese viene convertito in Società per azioni. A dicembre viene costituita l’Autorità d’Ambito Territoriale per la Puglia (AATO Puglia), che svolge funzioni di indirizzo e controllo sull’attività espletata dall’AQP in qualità di gestore del servizio.
Una lunga storia che ha già spento le sue 100 candeline nel 2019: cent’anni di acqua pubblica da quando nel 1919, viene istituito l’E.A.A.P.