L’ombra che si cela dietro la magia del Natale
Con l’arrivo di dicembre, le case si animano di luci, il fuoco scoppietta nel camino e il profumo di pandoro, panettone e caldarroste si diffonde nell’aria.
Il Natale è da sempre una festa che riunisce, un giorno in cui celebrare la pace, la gentilezza e durante il quale condividere momenti con chi abbiamo di più caro.
Non tutti sanno che, però, dietro questo favoloso idillio si celano nell’ombra storie e leggende macabre, di tempi in cui il Natale era popolato anche da mostri e demoni terrificanti.
Proprio tra questi miti oscuri troviamo quello del Krampus, un essere demoniaco che accompagna la figura religioso–folkloristica di San Nicola.
Questo personaggio è legato alla mitologia cristiana: era un demone, sconfitto dal vescovo San Nicola e per questo, costretto a diventare suo servitore.
I Krampus (dal bavarese “krampn”, che significa “morto, putrefatto” e dal tedesco “kramp”, che significa “artiglio”) sono appunto dei demoni dalle sembianze mostruose e animalesche, che si aggirano per le strade nel periodo natalizio in cerca di bambini cattivi.
I loro volti sono coperti da maschere diaboliche e i loro abiti sono laceri, sporchi e consunti.
I Krampus vagano per le vie dei paesi, accompagnati dal suono tetro di campanacci o corni, mentre colpiscono la gente a frustate.
L’origine di questa usanza, mantenuta con orgoglio in molti comuni che fanno parte dell’area ex-austro-ungarica, risale al periodo pre-cristiano ed è attestata almeno dal VI-VII secolo d.C. Una delle poche cose di cui si è a conoscenza è che questa manifestazione era legata al solstizio d’inverno.
La leggenda narra che, tanto tempo fa, nei periodi di carestia, i giovani abitanti dei piccoli paesi di montagna si travestissero, usando pellicce fatte di piume, pelli e corna di animali. Acconciandosi in questo modo spaventoso e irriconoscibile, andavano in giro a terrorizzare gli abitanti dei villaggi vicini, derubandoli delle provviste necessarie per la stagione invernale.
Dopo qualche tempo, i giovani si accorsero, però, che tra di loro vi era un impostore: un demone, il quale, approfittando del suo reale volto diabolico, si era unito al gruppo, rimanendo però, riconoscibile a causa delle sue zampe a forma di zoccolo di capra.
Venne dunque chiamato il vescovo Nicola, per esorcizzare l’inquietante presenza.
Sconfitto il demone, da quel momento in poi, tutti gli anni, i giovani, nel giorno della vigilia di San Nicola, travestiti da demoni, sfilarono lungo le strade dei paesi, non più con l’intenzione di depredare, bensì di punire i bambini cattivi, accompagnati dalla figura del vescovo che aveva sconfitto il male.
Questa tradizione è ancora in uso nel nord Italia (Trentino e Friuli-Venezia Giulia), in Austria e in Germania.
La festa inizia, solitamente, con il vescovo San Nicola trainato su un carro, che interroga i bambini e si mostra con una folta barba bianca.
I bambini che nel corso dell’anno si sono comportati bene riceveranno dal santo vari dolciumi, mentre quelli che si sono comportati male saranno bruscamente rimproverati. Oltre a questo compito, San Nicola deve placare le ire dei Krampus nei confronti degli spettatori.
I Krampus, infatti, sono selvaggi, violenti e inferociti, e quindi, in questa particolare serata danno sfogo a tutta la violenza repressa durante l’anno. Rincorrono, fra urla, mugugni e grida, i bambini, i ragazzi, ma anche gli adulti e i più anziani; spingono la gente, dando pesanti frustate e colpi di verga alle gambe di chiunque capiti tra i loro piedi.
Appena il sole tramonta, San Nicola scompare dalla sfilata, lasciando incontrollati i demoni, che, senza inibizioni, rispondono colpo su colpo alle provocazioni dei ragazzi e degli adolescenti. Le rincorse e gli inseguimenti da parte dei demoni possono durare anche ore, fino a quando la parata viene divorata dalle tenebre e non è più possibile vederne alcuno.
Si tratta, certamente, di un’occasione tanto coinvolgente quanto macabra e, per i più paurosi, c’è sempre la possibilità di immergersi nella leggenda del Krampus, guardando, nello spazio caldo e sicuro della propria casa, “Krampus-Natale non è sempre Natale”, un film horror uscito nel 2015, che racconta di una famiglia non particolarmente incline allo spirito natalizio, rimasta bloccata in casa, senza luce, durante una tormenta di neve.
Nel buio e nel freddo della notte, non sarà Babbo Natale a scendere dal camino, ma un terrificante Krampus, pronto a punire la famiglia per non aver accolto lo spirito del Natale.
Concludo con un consiglio. Per queste imminenti feste, armatevi di gentilezza e buon cuore, altrimenti, se durante la notte verrete svegliati dal suono di campanacci e zoccoli di capra, non sorprendetevi: il Krampus è venuto a punirvi.
Letizia Lombardi