Nei campi di Llanelwedd, un villaggio gallese, è avvenuta una scoperta romana di notevole pregio. I tre cercatori – Darren Jess, Mark Hewer e Justin Thomas – stavano svolgendo regolarmente ricerca – come prevedono le leggi britanniche – dopo aver chiesto permesso al proprietario del terreno ed essersi assicurati che sull’area non sussistesse alcun vincolo archeologico.
Dopo aver rilevato la presenza di numerosi altri piccoli materiali metallici moderni, dal grembo della terra sono infine emerse 29 monete romane.
E’ stato dichiarato tesoro, il tesoretto di monete romane del I e II secolo d.C. trovato da tre appassionati di metal detector in un campo, che procedevano in “formazione”.
La scoperta avvenuta nei campi del villaggio gallese ha richiamato successivi scavi nella zona, stavolta condotti da archeologi, che tuttavia non hanno permesso di rinvenire strutture o materiali che indicassero la presenza di un edificio. Gli archeologi formulano due ipotesi: la prima indica la possibilità che si trattasse di un deposito votivo – rispetto a qualche divinità – la seconda – più plausibile – configura la possibilità che si tratti di un vero e proprio tesoretto, nascosto e poi dimenticato per 2000 anni circa, a causa della morte di colui che seppellì il denaro.
Le monete del tesoretto furono battute in un lungo arco temporale che inizia da Vespasiano (69-79 d.C.) e che si conclude con Antonino Pio (138-161 d.C.), periodo, quest’ultimo, nel quale questi “risparmi” furono sepolti. A giudizio degli archeologi inglesi la somma totale equivarrebbe al valore di circa un mese di paga per un legionario romano. Resta da chiedersi se la somma fosse stata nascosta o derubata al proprietario. Quel che è certo è che la somma sia stata ben custodita, tanto da renderci tutti eredi di quella somma.
Ora le monete, secondo la legge treasure act, saranno vendute a circuiti di diffusione culturale, ad enti pubblici o di rilevanza pubblica. Il ricavato dovrebbe essere ripartito equamente in due parti: una andrà al proprietario del campo, l’altra ai tre metal detectoristi.