Gli uomini tendono più delle donne a sviluppare sintomi gravi.
I dati parlano chiaro il covid-19 (SARS COVID 2) colpisce con maggior incidenza e gravità i soggetti di sesso maschile rispetto quelli di sesso femminile. Ma perché? Uomini e donne risultano correre lo stesso rischio di contagio ma i primi tendono nettamente a sviluppare sintomi più severi e arrivare alla morte. I ricercatori del Beijing Tongren Hospital di Pechino hanno confrontato i dati relativi a numerosi pazienti confermando come i soggetti più a rischio in assoluto sono quelli con patologie pregresse ed età avanzata. Secondo la ricerca i deceduti erano soprattutto uomini e pare che essi siano più esposti di 2,5 volte alla mortalità o allo sviluppo di sintomi gravi rispetto le donne. Stessa tendenza è risultata anche dall’analisi da parte dell’equipe dei dati relativi all’epidemia di SARS COVID 1 (virus affine al Covid-19) del 2003. L’analisi ha messo in evidenza che i livelli di ACE2, proteina bersaglio sia della SARS-COVID-2 sia della SARS-COVID-1, risulta in maggiore quantità negli uomini, nei diabetici e nei soggetti con malattie cardiovascolari, quindi proprio le tre categorie di persone più esposte allo sviluppo della malattia in forma grave. Ѐ quindi forse da inputare proprio a questo il diverso impatto della malattia sui due sessi. Varie ricerche internazionali si stanno concentrando anche sull’analisi del corpo femminile per individuare possibili fattori di protezione dal virus. Ricercatori di Los Angeles e New York intanto sperimentano su soggetti maschili colpiti dal covid-19 la somministrazione di ormoni femminili come estrogeni e progesterone, prodotti in gran numero dalle donne in gravidanza e che sembrano proteggerle dallo sviluppo di sintomi in forma grave.
Glenda Oddi