Image default
Ambiente & Società In evidenza

La diplomazia “del guerriero lupo”

C’è un nuovo stile di politica estera che sta prendendo piede a Pechino e che la stampa internazionale l’ha definito, per il suo stile aggressivo: guerrieri lupo.
Parlando durante una conferenza stampa tenutasi domenica scorsa nella capitale cinese, il ministro degli Esteri Wang Yi ha affermato che la Cina avrebbe respinto “insulti deliberati”.
Non scegliamo mai una lotta o maltrattiamo gli altri. Ma abbiamo principi e coraggio. Respingeremo qualsiasi insulto deliberato, difenderemo risolutamente il nostro onore e la nostra dignità nazionale e confuteremo ogni calunnia infondata con i fatti”, ha risposto Wang alla CNN.
Ma torniamo un momento a questo nuovo stile di diplomazia e cerchiamo di capire cosa significhi e da dove provenga.
I “guerrieri lupo” rappresentano un tipo di diplomatico completamente diverso dai famosi rappresentanti stranieri cinesi degli ultimi decenni. Invece di dichiarazioni lunghe e dettagliate, questi funzionari cinesi stanno inviando Twitter e altre piattaforme social media per rispondere direttamente a qualsiasi critica della Cina e del Partito comunista al potere.
“Wolf Warrior” è in realtà il titolo di una serie di film d’azione patriottici di grande successo in Cina, con protagonisti simili a Rambo che combattono i nemici in patria e all’estero per difendere gli interessi della Repubblica Popolare cinese. Il film capostipite della serie fu rilasciato nel 2015 e ha incassato oltre 545 milioni di yuan al botteghino, oltre 68 milioni di euro. Il sequel del 2017, rappresenta il maggior incasso della storia del cinema cinese.
Un primo confronto tra la serie di film e i diplomatici cinesi è arrivato a luglio 2019, quando Zhao Lijian, allora consigliere dell’ambasciata cinese in Pakistan, ha iniziato a reagire duramente contro il governo degli Stati Uniti su Twitter.
Questa solo la punta dell’iceberg di un comportamento che si è rapidamente diffuso tra i diplomatici di tutto il mondo sulla piattaforma social che è vietata da tempo in Cina.
Qualche giorno fa, il tabloid Global Times ha però affermato che chi sta conducendo una vera politica estera da “guerriero lupo” sono gli Stati Uniti.
Solo col tempo capiremo quale “Wolf Warrior” avrà la meglio, ma intanto quel che sembra certo è che stiamo assistendo a una guerra fredda molto taciuta tra USA e Cina.

Riccardo Pallotta

Altri articoli