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La cultura enogastronomica nella Franciacorta

Il territorio conquista i turisti che desiderano ritrovare una nuova qualità della vacanza. La località è divenuta un polo di riferimento molto ambito, con una profonda cultura enogastronomica caratterizzata dai suoi particolari borghi.

Il territorio della Franciacorta soddisfa le esigenze dei turisti che vogliono ritrovare una nuova qualità della vacanza. La località è divenuta un polo di riferimento molto ambito, con una profonda cultura enogastronomica caratterizzata dalla serenità dei suoi borghi. È nel cuore della Lombardia, facile da raggiungere e ben servita dai collegamenti autostradali (a soli 4 chilometri dal casello autostradale di Rovato lungo la A4 Milano-Venezia). Adagiata a sud del Lago di Iseo, offre un nutrito ventaglio di attrattive: svolgere interessanti escursioni fra monti, colline e laghi, praticare sport di ogni tipo, partecipare a un ricco calendario di eventi e feste, all’insegna della buona tavola e delle rinomate bollicine. La Franciacorta è conosciuta in Italia e nel mondo per i suoi vini, il cui simbolo è il “Franciacorta Docg”. Prodotto con la lenta rifermentazione naturale in bottiglia di uve esclusivamente dei vitigni Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero della zona geografica strettamente delimitata, il “Franciacorta” si riconosce per l’inconfondibile colore paglierino con riflessi verdognoli, il delicato profumo di lievito e talvolta fruttato, il gusto sapido, fresco e armonioso, oltre al perlage finissimo e persistente. Sono tutte qualità che hanno consentito di ottenere nel 1995, primo tra i brut, la Docg, il massimo riconoscimento riservato ai vini di qualità eccezionale. Ricca l’offerta gastronomica. Sono molte le specialità tipiche delle colline, cucinate rigorosamente con prodotti di questa terra. Ce n’è per tutti i gusti. Dai sapori della zona più interna, che rimandano alla cucina contadina (famoso il manzo all’olio, i bolliti e gli spiedi), a quelli dei borghi più vicini al lago d’Iseo, dove è il pesce l’autentico protagonista: tinche al forno con polenta, salmerini, anguille e coregoni. Il piacere della tavola si completa con l’olio, i formaggi e gli insaccati.

Le caratteristiche del territorio
Tre fattori agiscono sulle preferenze di una località: l’autenticità, la novità e la qualità. Produttori di vino destinano sempre più risorse economiche alle loro cantine, bene indiscusso che può agire da promotore delle località. Tra gli industriali del settore spicca Vittorio Moretti. Nel 1974 cambia la sua filosofia economica: è l’anno che segna il suo avvicinamento alla terra a cui è sentimentalmente legato. Il desiderio di Vittorio Moretti di qualificare e promuovere il territorio di Franciacorta lo vede promotore, a partire dagli anni ’80, di alcune iniziative imprenditoriali, volte a portare in questo lembo di terra bresciana un turismo qualificato, in grado di apprezzarne le innumerevoli bellezze storiche, naturali e artistiche.

«Il vino, se di qualità, è la più completa espressione – commenta Vittorio Moretti – di un territorio: rispecchia l’identità, la sua natura, le sue caratteristiche ed è il veicolo più diretto per farlo conoscere. Bellavista, per esempio, è la Franciacorta: racchiude la sua tradizione e i suoi valori, oltre che tutti i sapori e gli aromi di questa terra. E nel mondo è l’immagine della Franciacorta stessa. Un territorio ha bisogno del vino per farsi conoscere. E il vino ha bisogno di comunicare attraverso la cultura e la tradizione di un territorio.Il turismo in Franciacorta è nato grazie al vino, all’impegno, all’intuizione di alcuni imprenditori, legati a questa terra, che hanno creduto e hanno creato le condizioni perché un certo tipo di turismo potesse trovare accoglienza. Un turismo di classe, che ama la qualità del vivere, ricerca sapori e gusti raffinati e vuole abbinare natura e cultura. È così che sono nate le molteplici iniziative di cui Terra Moretti è stata protagonista in questi anni tra cui il Franciacorta Golf Club, il Relais & Chateaux L’Albereta con il ristorante di Gualtiero Marchesi, le cantine Bellavista e Contadi Castaldi. Oggi c’è l’Associazione Strade del Franciacorta che è riuscita, attorno al valore del vino quale elemento di aggregazione, a coinvolgere tutti i soggetti pubblici e privati per fare sistema. Ma senza l’intuizione imprenditoriale di chi, quarant’anni fa, ha creduto in questa terra e nella possibilità di valorizzarla, la Franciacorta non sarebbe quello che è oggi. La clientela straniera si aspetta questo dall’Italia, dalla sua tradizione culturale ed enogastronomica. L’immagine dello stile italiano nel mondo è fortunatamente ancora legata a valori di eccellenza e di personalità. Se il vino sa interpretarli, allora la promozione di un territorio ne trae benefici. Si tratta del giusto percorso verso uno standard di elevata qualità, necessario per vincere la sfida dei nuovi mercati. L’unicità di un territorio si riflette, in tal senso, fedelmente nella personalità delle sue cantine».

Francesco Fravolini

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