La corsa alla sostenibilità ambientale raggiunge sempre nuove frontiere, l’ultima è rappresentata dalla “benzina solare”. La collaborazione tra un team di scienziati dell’Istituto Paul Scherrer (PSI) e del Politecnico federale di Zurigo ha condotto, sfruttando l’esito di ricerche precedenti, a creare per la prima volta una benzina ecologica attraverso la concentrazione dell’energia solare. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista scientifica Energy and Environmental Science e si basa sull’innesco di processi chimici che avvengono solo ad elevatissime temperature attraverso la concentrazione dell’energia del sole. Nel dettaglio il processo genera la conversione di sostanze a basso contenuto di energia (acqua e anidride carbonica) in altre più energetiche (idrogeno e monossido di carbonio). La sostanza che permette il processo è l’ossido di cerio che ad alte temperature perde degli atomi che possono quindi andare ad arricchire altre sostante coinvolte come, in questo caso, acqua e anidride carbonica, facendole così divenire idrogeno e monossido di carbonio. Questo processo era già noto, ma fino ad oggi richiedeva un passaggio aggiuntivo chiamato Fischer-Tropsch Synthesis, nel quale si operava la riduzione del monossido di carbonio in miscela di idrocarburi. L’innovazione dei due team sopra citati sta nel fatto che sono riusciti a garantire la reazione attraverso un processo unico per mezzo dell’aggiunta di una piccola quantità di rodio, che funge da catalizzatore, all’ossido di cerio. Il progetto si inserisce nel più ampio contesto della collaborazione transfrontaliera previsto dall’UE e volto alla ricerca di energie rinnovabili col fine di offrire il duplice vantaggio di favorire uno sviluppo sostenibile e allo stesso tempo creare energia a basso costo.
Glenda Oddi