Un grande artista che ci ha lasciato troppo presto e non è stato ricordato come avrebbe meritato: Ivan Graziani.
Lo scorso 1° gennaio sono stati ricordati i 25 anni dalla scomparsa del cantautore e chitarrista romagnolo di origine abruzzese, scomparso a 51 anni, per un male incurabile, a Novafeltria.
Brani come “Lugano addio” e “Agnese“, capolavori struggenti ma anche brani più scanzonati ed energici, come “Pigro” e “Il chitarrista“, hanno fatto la storia della musica italiana. Nonostante questo, sono stati pochi i momenti e gli eventi in ricordo di Graziani, ma proprio il 2022 vedrà un appuntamento importante: la pubblicazione di alcune tracce inedite del passato.
Come riporta il sito specializzato Rockol, negli studi Officine Pan Ifler, creati dall’artista a Novafeltria e ancora di proprietà della famiglia, si sta lavorando a brani inediti, a partire da vecchie registrazioni realizzate dal cantautore. Al momento non è stato reso noto il numero di registrazioni ritrovate e neppure chi lavorerà al progetto.
Ivan Graziani, di origini teramane, debutta nel 1964, suonando e cantando in diversi gruppi musicali, per poi dedicarsi alla carriera solista dal 1972. Pubblica 15 album di inediti e due live; a due anni dalla morte è stato pubblicato anche un album postumo di inediti.
Il figlio Filippo, a sua volta cantautore, ha omaggiato il padre nel 2011, con il progetto “Viaggi e intemperie” e l’album live “Filippo canta Ivan Graziani” e nel 2012, svolgendo il compito di direttore artistico, nella realizzazione dell’album “Tributo a Ivan Graziani”.
Daniele Capello