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L’Italia al sesto posto per morti a causa di eventi climatici estremi

Stilando una classifica tenendo conto degli ultimi 20 anni, l’Italia è al sesto posto a livello mondiale per morti causati da eventi climatici estremi. Al sesto posto. Questa inquietante informazione viene rivelata dal Global Climate Risk 2019, un rapporto realizzato dalla Germanwatch, una ong tedesca, durante l’annuale conferenza sul clima delle Nazioni Unite.

Il calcolo è stato fatto studiando i diversi eventi climatici catastrofici (inondazioni, terremoti, ondate di calore, cicloni, tempeste etc.) e il loro impatto sui singoli Paesi. Per quanto riguarda l’Italia, dal 1998 al 2017, i vent’anni presi in considerazione, ci sono stati circa 1000 morti ogni anno.

Peggio di noi ci sono stati solo, dal primo al quinto posto, Myanmar, Cina, Russia, Francia e India. La cosa strana, anche qui, è che non sono tutti Paesi “del terzo mondo”, ma anche Paesi in teoria moderna. Questo vuol dire una sola cosa: che i paesi occidentali, o almeno parte di essi, non solo non fanno nulla per sconfiggere il riscaldamento del pianeta, ma non hanno nemmeno idea di come adattarsi e difendersi da un mondo in continua trasformazione.

Oltre ad una perdita di capitale umano, poi, l’Italia ha perso intorno agli 1,4 miliardi di dollari all’anno a causa di questi eventi climatici, ma in questo caso è solo al ventesimo posto a livello di perdite economiche causate da questi eventi disastrosi.

Perdite economiche e perditi in termini di vite umane, ma riusciranno a capire come combattere, o meglio, che ci si deve adattare a questo nuovo mondo che noi stessi abbiamo creato?

Domenico Attianese

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