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L’Italia non firma l’appello contro i gas serra

Per combattere i cambiamenti climatici e i gas serra, alcuni Paesi europei hanno sottoposto al Consiglio Europeo un documento ad hoc per assumere una strategia comune per affrontare questo problema. Questo documento è intitolato “Un Paese pulito per tutti”, ed è appunto incentrato sul problema dei gas serra.

Il documento proposto chiede ai Paesi dell’Ue un impegno per azzerare completamente le emissioni di gas serra entro il 2050, potenziando tutte le politiche già in atto verso quest’obiettivo. Lo scopo finale è quello di bloccare l’aumento della temperatura del pianeta oltre i 2 gradi, un limite oltre il quale avremo effetti catastrofici e apocalittici in tutto il globo.

Lo scopo è anche quello al centro dell’accordo sul clima di Parigi, ma non tutti i Paesi hanno firmato. I firmatari del documento sono stati Francia, Belgio, Danimarca, Lussemburgo, Portogallo, Paesi Bassi, Spagna e Svezia. L’Italia, e la Germania, hanno deciso di non firmare l’appello.

Il documento chiede all’Ue di utilizzare almeno un quarto del suo budget annuale a questo scopo. Anche perché il rischio è enorme. E se non vengono applicate politiche ferree sarà certamente un quando più che un se. Ma al governo italiano, nonostante la preoccupazione in campagna elettorale per l’ambiente, non sembra interessare questo accordo. E, ovviamente, il governo non ha rilasciato dichiarazioni per motivare il non aver firmato l’accordo.

Si può essere ciechi su questo punto, ma la lotta contro il cambiamento climatico è necessaria. Sempre più necessaria ogni giorno che passa e sarà sempre tardi quando si deciderà di attivarla. Speriamo che non si decida quando sarà davvero troppo tardi.

Domenico Attianese

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