Dialogo aperto con il Dott. Massimo Citro e l’onorevole Sergio Berlato
“Avremmo salvato molte più vite, ma questo non ci è stato reso possibile. Come ho già detto al Senato ho dovuto prostituirmi alle televisioni affinchè i cittadini sapessero dell’esistenza del plasma convalescente”. Chi non ricorda questo discorso del compianto Dottor Giuseppe De Donno in piena pandemia? Delle dichiarazioni forti che poi sono proseguite in un crescendo che ora hanno la veste di un testamento spirituale. Sono sempre sue le parole che seguono. “Sono stato letteralmente catapultato fuori dalle trasmissioni senza neanche un saluto. […] io il “mio” ministro della sanità non l’ho ancora sentito, mi ha letteralmente ignorato, come ha ignorato i miei colleghi”.
Una pesante eredità che è stata scelta come apertura dell’incontro a cui ha partecipato il dottor Massimo Citro della Riva. La location: il comune di Campo San Martino, in provincia di Padova. Un evento, per i cui contorni si rimanda ad altro nostro precedente approfondimento di cui al link. Straripante la partecipazione di pubblico; oltre alle centinaia di persone presenti in sala, altrettante sono restate fuori in trepidante attesa. A calamitare l’attenzione, sicuramente gli ospiti, tra cui il dottor Citro appunto e l’Onorevole Sergio Berlato deputato italiano al Parlamento Europeo. Ma di certo anche le tematiche legate alla gestione della pandemia su cui tanti, troppo aspetti non convincono, stando alla narrazione cosiddetta ufficiale. In primis il mantra sanitario della “tachipirina e vigile attesa” che ha esautorato il medico del suo ruolo, riducendolo ad un mero esecutore di ordini impartiti dall’alto.
Un incontro dunque quello di venerdì 8 settembre 2023 da molti fortemente voluto e che ha acceso i riflettori su tanti aspetti di schiacciante attualità e quindi di pubblico interesse. Un impegno dunque verso i cittadini pienamente rispettato dal sindaco Dario Luigi Tardivo che ha ricevuto applausi e parole di lode per l’evento patrocinato. “Sono i comuni a rappresentare la vita dei cittadini” ha infatti tenuto a precisare una signora presente in sala. E chissà che anche altri municipi decidano di seguire i solchi tracciati dal primo cittadino veneto. Per di più anche l’ultimo libro del Dottor Citro, dal titolo emblematico “V-19” ,edito da ByoBlu ha registrato un sold-out già in prima serata. Quindi un interesse ad ampio spettro verrebbe da dire.
Ma cosa nasconde la sigla V19? E’ lo stesso autore a rivelare che si tratta di un gioco di parole, dove V sta per verità; mentre 19 rimanda a vocaboli, con la V iniziale, che hanno tristemente accompagnato la vita delle persone in tempi di pandemia. Ma la verità racchiusa in quello che Citro definisce breviario, dato il piccolo formato del libro, è ben altra rispetto a quella veicolata come unica dalla narrazione ufficiale. Va comunque detto che tutte le dichiarazioni rese dal dott. Citro sono state accompagnate da una copiosa letteratura di carattere scientifico su scala internazionale. Quindi non si è trattato di una sua personale verità, ma di una condivisione di stati dell’arte medica facilmente verificabili, specie per gli addetti al settore.
Un medico dunque che ha continuato a fare il medico curando con i farmaci sul mercato, senza che nemmeno uno dei suoi assistiti finisse in terapia intensiva. E la “prova provata” che la linea del Dott Citro è degna di attenzione è stata incarnata nella persona dell’Onorevole Sergio Berlato. E’ infatti stato lui stesso a riferire di essere stato curato dalla Sars Cov 2 proprio dal Dott. Citro, che non ha prescritto tachipirina e vigile attesa. Tutta un’altra storia dunque rispetto a quella riferita a “reti unificate” dai vari organi di stampa. E c’è anche chi si sta muovendo sul fronte di istituzioni sovranazionali. A livello europeo -ha dichiarato Berlato – ho chiesto che venissero resi pubblici documenti e contratti che la Commissione Europea ha stipulato con le multinazionali farmaceutiche, ma sono stati secretati. Addirittura hanno invocato il segreto militare”. Tra gli atri pressing anche quelli sulle reazioni avverse “volutamente ignorate e minimizzate” e sull’eccesso di mortalità coincidente nella fascia temporale post “vaccinista”.
Il quadro che si delinea è dunque quello, citando gli ospiti, di una medicina letteralmente asservita all’industria del farmaco a cui le istituzioni sembrano fare da sponda. E quello che sta accadendo sul fronte sanitario sembra esserne una evidente conferma. E a questo punto il dottor Citro riprende la parola per fare una carrellata delle rivoluzioni in corso in campo medico. Oltre ai protocolli calati dall’alto, viene menzionato quanto segue: cancellazione del giuramento d’Ippocrate per i medici, riforma dei programmi di facoltà e del codice deontologico. Ed ancora ordini dei medici che diventano organi ausiliari e sussidiari dello Stato, oltre ad un sempre più dilagante terrore sanzionatorio (fabianamente inteso). “Ma la scienza – ricorda il dott. Citro – non è fede, né scientismo; la scienza è dubbio!”.
Di Maria Teresa Biscarini