Uno spettacolo di Teatro e Musica sui Bronzi di Riace
con Daniele Castrizio (Oratore) – Fulvio Cama (Musicantore)
Saverio Autellitano (Visual designer) – Paolo Di Giannantonio (Conduttore)
e con la partecipazione di Annalisa Insardà nel ruolo dell’Attrice
Giovedi 19 aprile ore 18:00 al Teatro Manzoni di Roma
by Bruno Cimino
Sono trascorsi 52 anni dal ritrovamento dei Bronzi di Riace ed ecco un affascinante viaggio alla scoperta delle più belle statue bronzee del mondo attraverso musica, racconto teatrale, spiegazione scientifica e video-racconto. Un cammino guidato attraverso luoghi e personaggi, protagonisti di un’epoca straordinaria.
Meraviglie della storia antica, della sua arte, dei tesori occultati dal tempo in una Calabria dove ancora molto c’è da riportare alla luce.
Un tributo ad una delle più significative scoperte “casuali” di un’opera che ci conduce a Riace Marina in provincia di Reggio Calabria, dove è avvenuto, appunto, il ritrovamento.
Era il 16 agosto del 1972 quando, durante un’immersione nelle limpide acque del mar di Calabria il subacqueo Stefano Mariottini riportò alla luce un pezzo inestimabile di arte eterna: due statue in bronzo rappresentanti rispettivamente un giovane ed un anziano guerriero.
Le ipotesi sull’autore probabilmente rimarranno ignote per sempre; sulla datazione che è ancora motivo di confronto tra vari studiosi di tutto il mondo si spera che prima o poi venga raggiunta una opinione comune definitiva, anche se le ultime quasi certezze le fanno risalire al V secolo a.C. Tutti d’accordo, invece, sulla bellezza dei due fieri guerrieri quasi certamente di provenienza greca, il cui fascino artistico continua ad incantare i visitatori che, ancora numerosissimi, si recano appositamente al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
Attraverso “Il viaggio dei Bronzi di Riace”, lo spettacolo in programma al teatro Manzoni di Roma, con un’unica data, quella del 19 aprile alle ore 18:00, rivivremo emozioni irripetibili anche perché non mancheranno rivelazioni particolari su quanto ad oggi è rimasto materia di studi e confronti.
Ogni artista presente sulla scena ci guiderà oltre le porte del tempo, in un’epoca in cui l’arte era nutrimento di grandi valori sociali e culturali.