Al via le multe per gli esercenti che non accettano pagamenti in valuta elettronica.
Infatti, è stato approvato dalla Commissione Bilancio alla Camera un emendamento al decreto, che converte in legge il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
Le prime sanzioni potranno scattare con l’inizio dell’anno nuovo.
“A decorrere dal 1° gennaio 2022, nei casi di mancata accettazione di un pagamento, di qualsiasi importo, effettuato con una carta di pagamento […] da parte di un soggetto obbligato […], si applica nei confronti del medesimo soggetto la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma pari a 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento“.
Fino a oggi, l’unico obbligo riguardava il possesso del dispositivo elettronico. Dal 2022, invece, occorrerà anche utilizzarlo, nel quadro di un rafforzamento della lotta all’evasione fiscale, e si aggiunge alle sanzioni per omessa fatturazione e per il mancato rilascio dello scontrino fiscale.
La multa sarà composta da due voci:
- una quota fissa (sanzione base) da 30 euro
- una parte variabile rappresentata dal 4% del valore della transazione “respinta”.
L’acquirente, inoltre, deve avere la possibilità di pagare o con carta di credito o con il bancomat o un’altra carta di debito.
La decisione è stata accolta con il favore delle associazioni dei consumatori e del Codacons: “È una nostra battaglia storica” ha detto il presidente, Carlo Rienzi.
Dubbiose, dall’altra parte della barricata, le associazioni degli esercenti, considerato il peso delle commissioni, in particolare sui piccoli pagamenti, che resta ancora troppo elevato.
Marino Ceci