Conosciuto ai più come il volto di Austin Powers, la spia comica creata nel 1997 per la famosa trilogia di film, o per la sua voce, Shrek. Mike Myers torna all’opera con una nuova serie Netflix scritta e interpretata da lui, “Il Pentavirato”. Dove “interpretata” è inteso in senso quasi totale, visto che Myers interpreta quasi tutti i personaggi.
Sei episodi ricchi di sarcasmo e complottismo, e forse un po’ troppe battute sugli organi sessuali, che raccontano di un’antichissima società segreta, però buona: Il Pentavirato. Un gruppo di cinque uomini, i grandi della loro epoca, che hanno lavorato dal XIV secolo per salvare il mondo.
Una trama semplice per una serie altalenante. Un’idea brillante e alcune idee bizzarre davvero geniali, che però a volte si perde in un umorismo un po’ troppo facile, risolvendo una storia e una trama che avrebbe meritato un maggior approfondimento.
Non vi aspettate qualcosa come Inside Job, per citare un prodotto estremamente simile, ma qualcosa incentrato maggiormente sul puro umorismo che, può piacere o meno, ha il chiaro sapore di Myers e di Austin Powers. Un ritorno dopo decenni, nonostante le promesse di un ritorno della spia per un quarto film. Che sia un preludio?