George Péerez è stato uno dei fumettisti più iconici non solo della sua generazione, ma di tutti coloro che hanno lavorato nel mondo del fumetto “Mainstream”. Ha lavorato sia per la Marvel che per la DC, ma il successo arriva negli anni ’80, quando firma il suo più grande successo, e uno dei capisaldi del fumetto supereroistico DC: Crisi sulle terre infinite.
Nato a New York, nel South Bronx, il 9 giugno 1954, Pérez è morto il 6 maggio 2022, a 67 anni, per delle complicazioni dovute al cancro al pancreas, diagnosticatogli alla fine del 2021. Una morte non inaspettate, quindi, ma una perdita in età relativamente giovane dopo la morte di un altro grande fumettista, Neal Adams.
Pérez è stato uno dei più grandi artisti della storia del fumetto supereroistico, e, come si legge su una dichiarazione pubblicata sulla sua pagina Facebook dopo la sua morte:
“Conoscere George significava amarlo, e lui ricambiava. Ferocemente e con tutto il suo cuore. Il mondo è molto meno vibrante oggi senza di lui”.
Un grande artista che ha iniziato dal basso, facendo la gavetta. Ha esordito come assistente di studio alla Marvel prima dei 20 anni (Un’altra epoca, certo, ma anche un genio) fino al suo primo lavoro pubblicato, nel 1975: Deathlok. Un nome forse sconosciuto, ma lui ha lavorato anche a The Avengers o Teen Titans e, per la DC, ha non solo rilanciato Wonder Woman nel 1987, ma ha scritto uno dei maggiori crossover: Crisi sulle terre infinite.
Un uomo che ha contribuito a plasmare l’universo supereroistico Dc e che, nel 2017, fu inserito nella Hall of Fame del Will Eisner Award. Un grande che se ne è andato troppo presto lasciando il mondo più povero e più grigio.