Dopo il successo alla settantesima edizione del Festival di Sanremo, il cantautore toscano pubblica il suo terzo disco.
Dopo l’esperienza sanremese che gli ha permesso di conquistare il quarto posto con il brano Ovunque Sarai, Irama pubblica il suo nuovo disco Il Giorno In Cui Ho Smesso Di Pensare: un lavoro decisamente più maturo rispetto ai precedenti.
Sotto la guida dei produttori Shalbo, Giulio Nenna, Junior K, Mace, Merk & Kremont, Greg William, Filippo Maria Fanti (questo il vero nome dell’artista) ha inciso dei brani interessanti avvalendosi anche della collaborazione con alcuni dei nomi più influenti della musica italiana (Sfera Ebbasta, Rkomi, Epoque, Guè, Lazza) creando così un disco molto originale, grazie a sperimentazioni e commistioni musicali che spaziano dal pop, all’urban, all’hip-hop, al rap e alle sonorità latin. Il risultato ottenuto è sicuramente molto convincente.
Sogno Fragile è la prima traccia del disco ed è perfetta per essere tale. Ha una sezione ritmica molto accentuata e motivante: cattura dal primo ascolto e permette di proiettarsi nel mood del disco, caratterizzato da diverse sonorità. Segue Baby – Capitolo XI con un sound blues ed un po’ nostalgico che richiama lo stile musicale dei Red Hot Chili Peppers. Una Lacrima è uno dei pezzi più interessanti di tutto il lavoro nel quale Irama canta insieme al trapper Sfera Ebbasta, creando un brano pop-urban nel quale le loro voci si fondono perfettamente; la traccia successiva è 5 Gocce con Rkomi (anche lui presente all’ultima edizione del Festival di Sanremo) che ci catapulta in atmosfera anni ’80.
Si torna a ballare sulle note di Como te llamas cantata con Willy William e caratterizzata da un sound pop caraibico: su questo stesso stile sono anche i brani È la Luna, Una Cosa Sola feat. Shalbo e Yo Quiero Amarte. Molto interessante anche per il suo testo crudo ed aggressivo, il rap Colpiscimi cantato insieme a Lazza, Iride feat. Guè, e Moncherie in collaborazione con Epoque, rivelazione della musica rap italiana. Molto belle, delicate e struggenti le ballad Goodbye e la hit sanremese Ovunque Sarai che, in tutta la sua potente eleganza, chiude il disco.
Tra testi arrabbiati, malinconici e romantiche ballad, il protagonista indiscusso de “Il Giorno In Cui Ho Smesso Di Pensare” resta sempre la voce profonda e graffiante di Irama, che riesce a dare un tocco decisamente unico. Quello che ci ha presentato l’artista è un bel disco, complesso e ben strutturato figlio di una grande voglia di sperimentare e mettersi completamente in gioco…senza pensarci troppo!
Roberta Matticola