Mimetico come sa essere, l’Occhione (Burhinus oedicnemus) è un limicolo più facile da sentire che da vedere. Questo trampoliere di medie dimensioni si è infatti estremamente adattato al suo ambiente da riuscire a passare inosservato: questo lo aiuta a sfuggire ai predatori da cui non può nascondersi altrimenti.
È infatti una specie che vive e nidifica lungo i greti dei fiumi, coltivi o terreni incolti, lontano da possibili nascondigli. Il suo colore bianco-beige striato gli permette di diventare quasi invisibile se accucciato sul terreno. Ancora più mimetiche sono le sue uova che si distinguono con molta difficoltà dai sassi levigati dei greti e dei ghiaioni fluviali: utile contro i predatori ma a rischio calpestio da parte di chi frequenta le zone fluviali (pescatori, escursionisti). Il “fantasma” dei greti si può invece contattare tramite le sue vocalizzazioni che vengono emesse principalmente al tramonto.
Nidifica in area mediterranea e medio-orientale e migra in inverno nell’Africa meridionale o nella penisola araba; le popolazioni spagnole e dell’Africa mediterranea sono stanziali. Oltre alla specie nostrana esistono altre sette specie del genere Burhinus nel mondo, tutte molto simili tra loro.
Il suo nome italiano è dovuto al grande occhio giallo molto vistoso.
Daniele Capello