il diritto: un modello di organizzazione della società che richiede il consenso dei cittadini
Che cos’è il diritto? Si tratta di un sistema di regole per la soluzione di conflitti tra gli uomini.
La sua ragion d’essere può essere individuata nella conflittualità che spesso caratterizza la convivenza umana. La ragion d’essere può essere individuata già nelle contese che spesso si generano entro quella più elementare forma di convivenza che è la famiglia. Per non parlare delle controversie tra gli uomini all’interno della società nel suo complesso per l’appropriazione delle risorse e la ripartizione delle ricchezze.
L’obiettivo principale del diritto è quello di impedire l’uso della violenza.
I conflitti devono essere risolti con l’applicazione di regole predeterminate che stabiliscano quale degli interessi debba prevalere e quale debba soccombere.
Si crea così un sistema di regole volto ad adeguare i rapporti fra le persone ad un dato modello di convivenza ordinata per realizzare una stabilità ed un equilibrio generale.
Per creare quest’ordine è necessario che vi sia un’apposita organizzazione nella quale vi sia un’autorità cui compete la funzione di creare le norme per risolvere i conflitti. Dall’altra parte deve esserci un’altra apposita autorità che le regole le faccia applicare.
Nelle società primitive il diritto si componeva di poche e semplici regole mentre in quelle più evolute, a partire dalla società romana, esso ha già conseguito un certo livello di complessità. Ci si rende conto di questo se si pensa alla vastità dei codici e alle migliaia di leggi e disposizioni che vengono varate di continuo a livello nazionale e europeo. Ogni regola, facendo parte di un sistema complesso deve essere applicata in modo coordinato con le altre regole di cui si compone il medesimo sistema.
Alle regole che costituiscono l’ordinamento si affiancano altri sistemi di regole che governano la convivenza umana: sono i principi della morale, le regole del buon costume e i fondamenti della religione. Questi ultimi hanno una intrinseca forza vincolante che porta al loro rispetto per adesione interiore ai valori che vi sono sottesi e non per coercizione.
Si introduce così un altro concetto, quello della coercizione che caratterizza invece il diritto. Il nostro ordinamento è costituito da un sistema di norme che non si limita a prescrivere e a vietare ma è strutturato in modo tale da imporre il rispetto delle norme per non vanificarne la loro esistenza. Quando è possibile vengono eliminate le conseguenze della trasgressione. Nell’impossibilità viene comminata una sanzione anche restrittiva della libertà personale dell’individuo.
Il diritto si fonda dunque sul rispetto delle regole che viene garantito dal potere riconosciuto alle autorità che hanno il compito di farle rispettare. Ma questo aspetto non basta a far comprendere il fenomeno. Il sistema può funzionare solo se accettato dai cittadini che fanno parte della società in un dato tempo e in un dato luogo. La legittimazione di un sistema di diritto si fonda dunque non solo sull’autorità di chi le impone ma anche sul consenso di chi rispetta.
Ambiente e società
Manuela Margilio