Nel webinar in programma venerdì 19 marzo 2021, in streaming dalle 15,30 alle 17,30, si discute sul ruolo del digitale a beneficio della ricchezza culturale italiana. È il ventunesimo webinar e gli altri appuntamenti sono previsti fino alla sesta edizione della Settimana della Cultura digitale (dal 3 al 9 maggio 2021).
Il digitale è nuovamente argomento di dibattito per conoscere le potenzialità a beneficio del patrimonio culturale italiano. Il ciclo di webinar a “rete”, avviato da DiCultHer a inizio ottobre 2020, prosegue proprio con il convegno “Il digitale per il patrimonio culturale”, in programma venerdì 19 marzo 2021 in streaming dalle 15,30 alle 17,30. È il ventunesimo webinar e gli altri appuntamenti sono previsti fino alla sesta edizione della Settimana della Cultura digitale (dal 3 al 9 maggio 2021).
Il programma
Il webinar è diviso in due parti: nella prima si discuterà con Dunia Pepe, Ricercatrice INAPP, il tema “Il digitale per il patrimonio culturale: domini, professioni e competenze”. Nella seconda parte verrà presentato il Progetto di ricerca europeo “4CH_Competence Centre for the Conservation of Cultural Heritage” da Francesco Taccetti, Roberto di Giulio, Franco Niccolucci e Germano Paini. Non mancheranno gli aggiornamenti sulle Associazioni territoriali “DiCultHer – Faro” e certificazione della partecipazione. Nel corso del webinar saranno forniti, come consuetudine, nuovi aggiornamenti sulla costituzione delle Associazioni territoriali per la realizzazione della “Titolarità culturale” in rapporto agli obiettivi e alle finalità della Convenzione di Faro e alla sua contestualizzazione nell’era digitale. La partecipazione al webinar sarà certificata sulla piattaforma Blokchain #LRXCULTURE e potrà essere richiesto gratuitamente il Badge nominale e il Certificato di Partecipazione validato in Blockchain riservato ai partecipanti.
Come seguire il Convegno
È possibile registrarsi per ricevere le informazioni per partecipare al Webinar: accedendo alla pagina oppure direttamente su Eventbrite alla pagina
Francesco Fravolini
