Ѐ poco conosciuto ma già minacciato dalla pesca selvaggia.
Il delfino rosa, chiamato anche inia o bonto (Inia geoffrensis) vive nelle acque dolci di fiumi e laghi ed è caratteristico della regione dell’America Latina. Ѐ presente infatti in gran parte del Rio delle Amazzoni e dell’Orinoco, in Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana, Perù e Venezuela. Arriva ad una lunghezza massima di tre metri ed è caratterizzato da un lungo becco sulla sua testa. La sua denominazione fa riferimento alla particolare colorazione rosa che è propria di alcuni esemplari. La pinna è sostituita da una sorta di gobba. Le popolazioni indigene non tendono a cacciare questo animale a causa di particolari superstizioni sul suo conto. Una delle leggende più diffuse narra che gli esemplari si trasformino di tanto in tanto in splendidi giovani per sedurre le fanciulle del luogo portando a gravidanze inattese. La sua sopravvivenza è comunque minacciata dagli uomini non legati a suggestioni tribali. Vengono uccisi principalmente per essere trasformati in esche per poter predare pesci più grandi, soprattutto il pesce gatto, che ha un particolare valore commerciale in America Latina. Il fenomeno è molto intenso ma la scarsa conoscenza della specie e della pratica in questione non hanno ancora reso possibile l’inserimento dell’inia nella Lista Rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. La lentezza riproduttiva dell’animale non favorisce la sua sopravvivenza. Raggiunge la maturità sessuale non prima dei 5 anni, tempo che per molti esemplari a volte tende ad allungarsi. La gestazione dura quasi un anno e l’allattamento ne dura quasi due. Le informazioni sull’inia sono ancora attualmente scarse e contraddittorie, è un cetaceo ancora tutto da scoprire, malgrado questo alcuni studiosi hanno sentito l’esigenza di segnalare l’uccisione di questi animali da parte dei pescatori locali per suggerire un possibile pericolo di estinzione.
Glenda Oddi