Via libera al Def, il documento di economia e finanza messo a punto dal Governo
Il Consiglio dei ministri ha provato il Def (documento di economia e finanza). Tra gli obiettivi figura quello di confermare il taglio del cuneo fiscale il prossimo anno anche se la parola d’ordine resta sempre la prudenza sui conti pubblici. Su questi ultimi pesano infatti gli effetti del superbonus e pertanto occorre molta cautela.
Altro obiettivo è quello di rafforzare il potere d’acquisto delle famiglie italiane.
Il Def offre una fotografia dello Stato e dell’andamento dei conti pubblici. Si tratta dell’ultimo Def poiché un nuovo strumento programmatico prenderà il suo posto. Si attende in merito la revisione delle regole di governance dell’Unione Europea.
Ma entriamo nel merito di quanto approvato. Il Governo parla di numeri il più possibile realistici compatibilmente con la complessa situazione geopolitica internazionale: rallenta ancora l’inflazione, elemento che fa auspicare al Ministro dell’Economia Giorgetti una riduzione dei tassi di interesse da parte della BCE, nonostante un quadro internazionale complicato.
Nel documento la crescita del PIL (prodotto interno lordo) che misura il livello di produzione aggregata dell’economia quest’anno è fissata all’1%e all’1,2% nel 2025.
Per quanto concerne il Deficit per quest’anno dovrebbe scendere dal 7,2% al 4,3%, un calo che continuerà anche nei prossimi anni fino ad arrivare al due 2% nel 2027.
Il Debito pubblico ( con cui lo Stato finanzia il proprio deficit) quest’anno sarà al 137 8% e dovrebbe mantenersi sotto il 140% anche nei prossimi anni.
Secondo le dichiarazioni del Ministro Georgetti, sui conti pubblici incidono le spese dei bonus edilizi che ora sfiorano i 220 miliardi di euro
Ricordiamo che nel Def c’è solo il cosiddetto quadro tendenziale della finanza pubblica, al momento quindi non sono indicati gli obiettivi di politica economica una scelta concordata con l’unione europea in vista dell’attuazione delle nuove regole di bilancio che riguarderà anche altri paesi nell’ottica di un processo lineare al fine di evitare il rischio di incertezze sui mercati
Il Def, per il governo di maggioranza è improntato all’equilibrio dei conti e servirà a garantire maggiore credibilità internazionale all’Italia. Il termine ultimo per la sua presentazione è fissato per il 20 settembre ma il Governo auspica di darne ufficialità anche prima.
Manuela Margilio