Passiamo ad un altro dei più antichi carnevali d’Italia insieme a quello di venezia.
Esso si svolge con cadenza annuale tra febbraio e marzo.
I primi documenti che testimoniano l’esistenza di questo carnevale risalgono al 1347 con l’allestimento del palio di carnevale, anche se lo storico Vincenzo Nolfi lo fa risalire alla conciliazione tra la famiglia Guelfa Del Cassero e quella Ghibellina dei Da Carignano.
Tuttavia questa festa potrebbe derivare anche dalle antiche feste latine dei Saturnalia o delle Dionisiache greche.
Il suo massimo slancio si ebbe nel 1450 quando la famiglia Malatesta la promosse fortemente facendo sì che con il tempo diventasse sempre più importante e sfarzosa.
Come per il carnevale di Venezia, anche in questa circostanza vi è un venir meno, anche solo per un giorno, della differenza tra classi sociali così che il servo potesse burlarsi del padrone.
Nel 1872 fu fondata la società della Fortuna per gestire le attività del Carnevale e che esiste ancora oggi con il nome di Ente Carnevalesca.
Nel 1888 il carnevale iniziò a prendere la sua forma attuale con la sfilata e fu anche organizzato il primo corso mascherato.
Esso come dicevamo si svolge nelle tre domeniche prima dell’inizio di quaresima che di solito è all’inizio del mese di febbraio.
I lavori di preparazione dei carri variano da 4 mesi a 40 giorni poiché prima di essere esposti al pubblico i carri vengono sottoposti ad un lavoro di messa a punto da parte di operai, scultori, artigiani e meccanici esperti nella lavorazione dei vari materiali come la cartapesta, elemento fondamentale per la costruzione dei carri allegorici.
Elemento caratterizzante è la satira con la rappresentazione di personaggi a tema politico e sociale più in voga del momento.
Il carnevale di Fano è noto anche per il getto dei dolciumi che viene fatto durante la seconda delle tre sfilate dei carri previsti.
Caratteristico inoltre è anche la maschera del Pupo che ogni anno viene bruciata in piazza il giorno di martedì grasso sancendo così la fine del carnevale e l’inizio della quaresima.
Come ogni carnevale che si rispetti anche quello di Fano ha la sua musica, curata dalla musica arabita (musica arrabbiata) a cui spetta il carro di chiusura del corteo.