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Ambiente & Società Arte & Cultura

Il borgo italiano disabitato e tornato a nuova vita.

Quando le pratiche di meditazione originano cambiamenti radicali.

“Sull’Appennino ligure c’è un piccolo borgo che fino a poco tempo fa era completamente disabitato”. Così si apre un post su facebook di “Italia che Cambia”. E date le premesse e il nome evocativo del giornale “Italia che cambia” verrà spontaneo chiedersi cosa sia cambiato nel citato borgo. Scorrendo l’approfondimento, proposto dal giornale web, che ha a cuore i cambiamenti in Italia in materia ambientale e sociale, si apprende che il borgo sta rinascendo. E’ infatti merito dell’associazione “Ezechiele 36 Onlus” se ha preso vita un progetto di vera e propria rivitalizzazione.

Tra le varie iniziative si segnala l’attivazione di un vero e proprio forno di comunità e il recupero di terre abbandonate che rimandano alle nostre origine dell’Italia contadina. Ma anche tante attività legate al mondo dei bambini, come una biblioteca ambulante e un centro espressamente dedicato ai più piccoli.  Il borgo rinato a nuova vita è Cascina San Michele a Maissana (SP). Ma come nasce un’idea del genere? Stando a quanto viene riportato da “Italia che cambia” il tutto deve collocarsi come una naturale evoluzione di un gruppo dedito alla pratica di meditazione.

Il motore di tutto è, citando testualmente “portare avanti quello stile di vita sobrio ed ecologico, frutto di una visione che pone al centro la spiritualità”. Ed è così che nelle terre del borgo si coltivano ortaggi e cereali, il tutto intervallato da lavori manuali di varia natura. Da 2017 ha preso il via anche il centro “Abracadabra” rivolto a bambini e bambine fino ai tre anni di età. La location è a Sesta Godano. Un’iniziativa apprezzata dalle famiglie ma che con le restrizioni legate al periodo della pandemia, ha chiuso i battenti. Tra i progetti al via numerosi ritiri spirituali di meditazione in Cascina con il proposito di arrivare ad una pianificazione ciclica sia per adulti che per famiglie e anche bambini. Perché è proprio dall’attivazione di questi “motori” interni che spesso si originano cambiamenti interni ed esterni destinati a restare nel tempo.   

Di Maria Teresa Biscarini

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