Dalla manifestazione agosto corcianese al museo della civiltà contadina è un susseguirsi di iniziative e di testimonianze storiche e artistiche dove conoscere le peculiarità del territorio e valorizzare il patrimonio culturale italiano
Il borgo medievale di Corciano, a due passi da Perugia, riesce a conquistare i turisti con la manifestazione culturale e folkloristica dell’agosto corcianese, in programma durante l’estate. Il festival nasce nel 1965 per promuovere turisticamente il centro medievale di Corciano mediante iniziative artistiche e culturali di alto livello, cercando di adeguarle al contesto storico nel quale sono realizzate. I settori in cui si articola il festival sono le arti visive, il teatro, il Concorso Internazionale di Composizione Originale per Banda e i concerti a esso collegati, gli incontri culturali, le rievocazioni in costume della storia medievale di Corciano. È proprio mediante queste occasioni culturali e artistiche che il borgo medievale accoglie i turisti per ammirare le diverse realtà storiche tra cui spicca il museo della civiltà contadina. Non possono mancare le mostre di artisti di livello. È una passeggiata serena per conoscere i luoghi italiani e conservare il ricordo di una porzione di cultura, ormai parte integrante del patrimonio artistico e culturale italiano. L’Umbria è una regione dove è possibile ammirare molte realtà culturali specialmente quando si visitano i borghi medievali proprio come quello di Corciano. Il museo della civiltà contadina è racchiuso in una casa dove sono bene in evidenza le testimonianze della civiltà contadina.
Il museo della civiltà contadina
Quando si salgono le scale del grazioso palazzo si respira un sapore di antico. Superata la soglia d’ingresso della vecchia abitazione, l’occhio del trista viene rapito dal fascino e dalla rarità dei pezzi esposti. Nell’antica casa del centro storico di Corciano, un paese a pochi chilometri da Perugia, è racchiuso un piccolo mondo autentico con attrezzi e suppellettili. Un tuffo nel passato per curiosare e vedere come vivevano un tempo. Il percorso storico delinea le abitudini della civiltà contadina. Nell’esposizione permanente si possono ammirare le testimonianze antiche del mondo rurale che hanno caratterizzato, per lunghi secoli, la vita del paese. Corciano è un antico borgo medioevale situato sulla strada che conduce al lago Trasimeno. Comune già nel 1200 mentre fino al 1600 fu interessato da una prosperosa attività di commercio e artigianato, dovuta soprattutto alla vicinanza con Perugia. Mancata la sua funzione di castello di difesa e di appoggio al capoluogo, gli abitanti legarono la propria esistenza non più alla città bensì alla campagna. Da questo momento si sono sviluppate le tradizioni e le attività caratteristiche della ruralità borghigiana, venata da un pizzico d’autarchia. Gli anni ’60 hanno segnato il trapasso da questa secolare cultura verso l’insorgente civiltà industriale; alla fine di quegli anni è iniziata la raccolta di tutte le testimonianze di quel mondo che andava scomparendo. I reperti sono stati riordinati ed esposti in un vecchio edificio del centro storico, creando una collezione che costituisce, giustamente, uno dei vanti di Corciano: il Museo della Casa Contadina. Sono tutti oggetti del luogo, ricollocati negli ambienti appropriati come la cucina, la camera, il granaio e il fondo stalla, tanto da rendere la casa ancora perfettamente funzionale e vivibile.
La breve storia di Corciano
I Priori, rappresentanti della dominante Perugia, guidavano le sorti della comunità e del contado. Fino a tutto il ‘500 entro le mura del castello si svolse un’intensa attività comunitaria, fatta di artigianato, di vita rurale, di fede, di solidarietà, di buona pubblica amministrazione. I corcianesi rievocano, ogni anno, i principali eventi che hanno segnato la storia di quegli anni nell’immutato scenario del centro storico e nei costumi dei secoli XVI e XVII. Scene di vita e di fede, momenti di allegria e di festa sono concentrati nei giorni centrali di agosto con le Serenate di Menestrelli, la Processione del Lume il corteo del Gonfalone, la liberazione del prigioniero, il palio degli arcieri. La manifestazione è una straordinaria occasione per immergere il pubblico in un’atmosfera medievale, rivivere quel clima, conoscere meglio gli usi di quel periodo storico.
Francesco Fravolini