L’incubo della pellicola cinematografica esiste ed è esposto allo zoo di Parigi del bosco di Vicennes
Ѐ di un colore giallo intenso, non è né un animale, né una pianta, né un fungo. Ѐ un organismo unicellulare con più nuclei ed è in grado di espandersi. Non ha zampe ma può spostarsi e se diviso riesce a rigenerarsi in soli due minuti. Non ha uno stomaco ma è in grado di rilevare il cibo e digerirlo; si alimenta principalmente di spore fungine, batteri e microbi, ai quali accompagna una particolare passione per la farina d’avena. Manca di un cervello, malgrado questo riesce ad “apprendere”, infatti ha una sorta di intelligenza propria che, per esempio, gli permette di imparare la strada di uscita da un labirinto senza ripassare su tratti già percorsi. Inoltre, nel momento in cui si uniscono due esemplari, le loro conoscenze si integrano. Vive principalmente in ambienti molto umidi e ombreggiati come i tronchi degli alberi o le cantine ed ha, all’inizio del suo ciclo di vita, dimensioni microscopiche. Il suo nome scientifico è Physarum polycephalum (o melma policefala), appartiene al regno dei protisti ed è comparso sulla terra 500 milioni di anni fa, molto prima dell’origine del regno animale.
Questa eccezionale creatura è stato denominato “Blob”, per la sua straordinaria affinità con il mostro protagonista dell’omonimo film cult del 1958. Dal 19 Ottobre è esposto per la prima volta allo zoo di Parigi del bosco di Vicennes e verrà coltivato in loco dai giardinieri col fine di generare numerosi esemplari a partire da quello originale.
Glenda Oddi
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