Uno spettacolo adatto a tutta la famiglia. E’ questo il Barone Lamberto, sabato e domenica la Teatro Vascello di Roma, di Gianni Rodari con l’adattamento di Ennio Speranza, la regia di Stefano Cioffi, le musiche di Luigi Marinaro, le illustrazioni di Rita Petruccioli e l’Orchestra Senza Tempo diretta da Luigi Marinaro.
Il barone Lamberto è un vecchio decrepito, amareggiato da numerosi acciacchi, veri o presunti. La sua vita cambia radicalmente, quando decide di applicare alla lettera una massima religiosa dell’antico Egitto: «L’uomo il cui nome è detto resta in vita». Paga infatti sei persone, perché ripetano senza sosta il suo nome ed ecco rifiorire in lui salute e giovinezza. Con ritrovata arguzia e con il suo corpo, che si rigenera a ogni momento, tiene addirittura testa a una banda di malfattori; si riprende persino da una morte momentanea e, quando rinasce, decide di ricominciare tutto da capo: infatti è ritornato bambino. Un classico della letteratura rodariana ci concede un viaggio su due vite, un’esperienza raccontata dalla voce della straordinaria Galatea Ranzi con l’accompagnamento di 20 percussionisti e 30 flautisti tutti delle scuole medie di Roma .
Stefano Venditti