Saranno le persone con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), con le loro storie ed esperienze di vita, le protagoniste del XVIII Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Dislessia (AID): “Vivere la dislessia a casa, a scuola, al lavoro. Confronti, testimonianze, punti di vista nella società di oggi”.
L’evento si svolgerà sabato 12 ottobre in occasione della Settimana Nazionale della Dislessia 2024 (7-13 ottobre). Sarà possibile parteciparvi sia in presenza presso la Biblioteca San Domenico, a Bologna, che in diretta streaming.
Un comunicato stampa preannuncia che il 12 ottobre “sarà una giornata ricca di momenti di riflessione e condivisione, con oltre 40 relatori tra studenti e lavoratori con DSA, docenti, genitori, professionisti socio-sanitari, rappresentanti del mondo delle imprese”.
Tra gli ospiti anche tre testimonial d’eccezione: la conduttrice televisiva e radiofonica Andrea Delogu, lo street artist Marco Abrate, in arte Rebor, vincitore del primo premio nella categoria street art alla biennale di Venezia 2022, e il giovane attore Liam Nicolosi, uno dei protagonisti della serie TV “Di4ri”.
Il convegno proverà a rispondere alla domanda: “cosa significa vivere la dislessia?” Si parlerà anche di strumenti e strategie utili per affrontare le difficoltà legate ai disturbi specifici dell’apprendimento e consentire a ogni persona di esprimere il proprio potenziale in tutti i contesti della vita sociale: a casa, a scuola, all’università, nel mondo del lavoro.
La nota diffusa da AID comunica poi vari dati sul tema della dislessia. “In Italia, si stima che siano quasi tre milioni le persone con DSA. Infatti, secondo le statistiche del Ministero dell’Istruzione e del Merito, l’incidenza di questi disturbi è pari al 5,4 per cento: gli studenti a cui è stato diagnosticato un disturbo specifico dell’apprendimento dalla scuola primaria alla secondaria di II grado sono oltre 326.000 (AS 2020/2021). Dunque, visto che i DSA perdurano per tutto il corso della vita, si può affermare con certezza che questa percentuale riguardi tutta la popolazione, adulti compresi. In realtà, sono tantissime le persone adulte che non hanno una certificazione, perché queste neurodivergenze sono state diagnosticate in maniera diffusa solo dal 2010, a seguito dell’approvazione della legge 170 in ambito scolastico”, si legge.
Il programma
Il convegno, gratuito e aperto al pubblico, si articola in tre momenti. Nella sessione plenaria, in programma dalle 9.00 alle 13.30, sono previsti tre talk show “Tasselli: diverse esperienze di vita”, “Storie di ordinaria dislessia” e “Il percorso dell’inclusione: sfide e conquiste” per dare voce a chi vive la dislessia nella quotidianità: dalle testimonianze in prima persona al confronto su come promuovere consapevolezza e inclusione, dall’infanzia all’età adulta. A seguire, un incontro dedicato alle potenzialità dell’intelligenza artificiale nella vita di tutti i giorni.
Durante lo spazio testimonial, dalle ore 14.30 alle ore 15.00, Andrea Delogu, Marco Abrate e Liam Nicolosi racconteranno il loro rapporto con la dislessia a livello personale e professionale.
Dalle ore 15.00 alle ore 16.30 sarà possibile seguire le sessioni parallele, cinque incontri per approfondire i disturbi specifici dell’apprendimento in tutte le loro sfaccettature: dalla didattica delle emozioni all’inclusione in ambito universitario, dalle relazioni famigliari all’insegnamento della musica, dagli studi sul bilinguismo al rapporto fra DSA e plusdotazione, fino all’intervista a un imprenditore con DSA e ai progetti di divulgazione dei giovani volontari AID.
“A sei anni di distanza dal nostro ultimo Congresso nazionale abbiamo voluto organizzare un grande evento per mettere al centro le persone con DSA e le loro esperienze di vita – ha dichiarato la presidente AID, Silvia Lanzafame – In quanto prima dislessica adulta a ricoprire il ruolo di presidente nella storia dell’associazione sono convinta che l’immedesimazione sia la chiave più efficace per far comprendere come pensa e come vive chi ha questa caratteristica. E la consapevolezza è fondamentale per costruire una società più aperta e inclusiva, capace di valorizzare il contributo di ogni individuo, al di là delle difficoltà specifiche”.
Per partecipare, sia in presenza sia da remoto, è richiesta iscrizione, compilando i moduli presenti sul sito www.aiditalia.org.
Francesco Natale