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Arte & Cultura

I masnadieri

da Friedrich Schiller per la regia Michele Sinisi

con (in o. a.) Matteo Baronchelli, Stefano Braschi, Vittorio Bruschi, Jacopo Cinque, Gianni D’Addario, Lucio De Francesco, Alessio Esposito, Lorenzo Garufo, Amedeo Monda, Laura Pannia, Donato Paternoster.

Scene Federico Biancalani – costumi Giulia Barcaroli – assistente alla regia Tommaso Emiliani -grafica e comunicazione Cristiano Demurtas – organizzazione Bruna Sdao – produzione Gruppo della Creta – Elsinor Centro di Produzione Teatrale – Fattore k


by Bruno Cimino

Sarà in scena al TeatroBasilica dall’11 al 28 aprile 2024 – in prima nazionale assoluta – I MASNADIERI 

Un giovane Schiller nel 1781, nel clima inquieto dello Sturm und Drang, dedica questa tragedia, I masnadieri, alla figura di un grande ribelle sconfitto: Karl Moor. 

“La legge non ha mai prodotto un grand’uomo, ma la libertà cova e fa schiudere i colossi e i grandi eventi” – afferma il protagonista; e ancora: “Il mio spirito è assetato di azione, il mio petto di libertà”. L’eroe schilleriano, giovane di aristocratica famiglia nella Germania settecentesca, è un individuo eccezionale, insofferente di ogni Iimite e convenzione sociale, animato da un generoso sdegno contro l’oppressione tirannica dei principi assoluti e contro la servile meschinità della borghesia che lo circonda. 

Note di Michele Sinisi

I Masnadieri di Schiller l’ho scelto per la sua storia drammatica, che utilizza le infinite risorse consentite dalla scena per penetrare nelle operazioni, complesse e misteriose, dello spirito. Ho cercato di non pormi il traguardo, peraltro problematico, dell’utile derivante dalla rappresentazione attraverso i temi trattati. Ho assurdamente preteso di indagare a fondo, in poche ore, il destino di personaggi eccezionali e protagonisti di una storia romantica, incorniciata da una verbalità spesso lirica. 

Si parla di personaggi che feriscono i teneri sentimenti della gioventù, irritano le nostre gentili e radicate consuetudini. I Masnadieri sono esseri umani desiderosi di abbattere il vizio e di vendicare in modo esemplare presso i suoi nemici l’etica, la religione e le leggi della società civile. Vogliono additare il vizio integralmente, nell’immensità del suo orrore e – costringendo l’umanità a constatarne l’immane grandezza – vogliono entrare nei labirinti della notte, percorrerli senza esitazione, per sconfiggerlo. …

La rivolta contro la legge sociale si allarga poi in un processo necessario, quasi in obbedienza ad una sfida metafisica. Oltre che contro l’autorità terrena, la rivolta si rivolge contro Dio: Karl, attraverso la scelta dell’illegalità e del delitto, vuol rivaleggiare con Dio come giustiziere in terra, sostituendosi alla sua provvidenza, regalando il bottino delle sue ruberie ai miseri, riparando torti e soprusi dei signori feudali, punendo ministri rapaci ed inquisitori crudeli. E proprio in questa tempesta d’animo si scopre la debolezza, la vanità umana, che lo rende affascinate su un piano artistico oggi più che mai: la sua è solo una disperata negazione, che lo costringe a sterminare persone inermi e deboli, vecchi, malati e fanciulli, come nell’episodio in cui incendia una città per liberare un suo fedele seguace condannato alla forca. Misurando la sua sconfitta, Karl Moor sente anche il peso della colpa, che lo trasforma in una creatura maledetta, respinta dall’ordine del creato e dallo stesso ordine sociale. …

Dopo la pandemia ho avvertito una corsa a dare un senso profondamente civile e sociale all’espressività, specialmente in campo artistico, in quello teatrale. Molto comprensibilmente, dopo un’esperienza drammatica globale come quella di questi ultimi 3 anni, siamo corsi immediatamente a cercare di porre rimedio alle difficoltà del Mondo. Abbiamo cominciato a sperimentare e produrre innovazioni nel campo energetico, abbiamo iniziato a riscrivere il fondamento delle relazioni umane. Abbiamo avvertito la necessità concreta di “migliorare” il mondo, con la speranza di guarirlo

INFO

Piazza di Porta San Giovanni 10, Roma

www.teatrobasilica.com

telefono: +39 392 9768519

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