Il gioiello quindi per gli antichi egizi rappresentava un vero e proprio elemento indispensabile sia nella vita che nella morte.
I principali ornamenti usato dagli egizi durante le loro giornate erano:
Collari circolari: in oro con motivi geometrici o zoomorfi
Pettorali: riccamente lavorati e con una forte simbologia
Braccialetti: in genere in oro e indossati a coppie nella parte superiore delle braccia
Anelli a sigillo d’oro: i primissini ad essere creati in questa tipologia e spesso con una testa a forma di scarabeo roteante.
Orecchini: a cerchio anch’essi rigorosamente d’oro
Diademi: o ornamenti per il corpo da indossare su vestiti e parrucche.
I collari erano costituiti da decorazioni a piccoli cilindri ornati da due teste di aquila alle estremità.
I pettorali, invece, più in voga durante il Medio regno erano a forma di tempio ed avevano al loro interno raffigurazioni delle varie divinità e del post mortem.
Le più ricche testimonianze dell’arte orafa si ebbero con la scoperta della tomba di Tutankhamon, che portò alla luce tutta l’abilità degli antichi orafi nel realizzare tali creazioni.
Altra particolarità dei gioielli dell’epoca risiede nel luogo della loro creazione infatti gli orefici all’epoca non avevano un loro luogo di lavoro ma lavoravano nei templi e nei palazzi e venivano scelti dal faraone stesso in base ai loro lavori.
Benedetta Giovannetti