Nel dicembre del 2019 il ministero delle antichità egiziane ha annunciato la scoperta di una statua in granito rosa raffigurante il famoso sovrano Ramses II, la statua oltre a mostrare l’abilità del suo creatore si presenta anche in ottimo stato di conservazione. Vediamo quindi di scoprire qualcosa di più su questo materiale così amato dagli egizi.
Il granito è una roccia magmatica dalla struttura granulare con grana media e grossa, il cui colore dipende da quello dell’ortoclasia presente ed è variabile dal bianco al rosa al rosso.
E’ un materiale molto più difficile da lavorare rispetto agli altri eppure già a partire dal periodo predinastico in Egitto fu impiegato per la costruzione di enormi obelischi e per altri utilizzi.
Gli Egiziani malgrado la sua durezza impararono ben presto a lavorarlo ed estrarlo per costruire templi ed obelischi, spingendosi fino a grandi distanze e sobbarcandosi il trasporto delle rocce lungo il fiume Nilo poiché le più importanti cave di granito si trovavano principalmente ad Assuan e nella parte meridionale del paese.
Il granito egizio è famoso infatti proprio per la sua colorazione che va dal rosa al rosso scuro al grigio e nero.
Esso era usato per realizzare vasi rituali, statue ed altri monumenti mentre dalle cave locali veniva estratto il granito per l’edilizia religiosa e profana: la sienite.
Il granito si estraeva infilando dei cunei di legno in alcuni fori allineati e bagnandoli successivamente in acqua per farli aumentare di volume così da provocare la rottura della roccia lungo la linea dei fori.
Benedetta Giovannetti