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Natura&Animali

I delfini del Mediterraneo

Il whalewatching è un’attività che sta espandendosi in diverse località marine del mondo. Permette di osservare in sicurezza (per persone e animali) e guidati da personale esperto, gli animali che vivono nel mare, come cetacei, pesci e uccelli marini. Nato per seguire da vicino le balene, in Italia permette il più delle volte di osservare invece i delfini che sono il gruppo più comune presente nel nostro mare

Nel Mediterraneo è possibile incontrare alcune delle 47 specie di delfino del mondo, viaggiando in nave o a volte anche osservando il mare dalla riva. Le più comuni sono il Tursiope (Tursiops troncatus) e la Stenella striata (Stenella coeruleoalba). Il primo è caratterizzato da un colore grigio uniforme con ventre chiaro ed è quello che si trova più comunemente anche in cattività; la seconda invece ha colorazione bluastra con evidenti striature grigie chiare laterali che lo differenziano nettamente dal tursiope. Meno diffuso (nonostante il nome) è il Delfino comune (Delphinus delphis), simile ai precedenti ma con una macchia gialla evidente sui lati del corpo. Il Grampo (Grampus griseus) è una specie facilmente riconoscibile dall’assenza del tipico “becco” delle specie precedenti, con una testa più bombata. Il colore di fondo è grigio ma presenta numerosi graffi chiari dovuti alle interazioni sociali tra gli individui. Infine il Globicefalo (Globicephala melas) con i suoi 7 metri (il doppio dei precedenti) è la specie più grande del Mediterraneo: si riconosce anche per la tipica testa globosa e il colore tendente al nerastro.

Molto rari invece gli avvistamenti di Orca (Orcinus orca), specie atlantica, mentre si può osservare occasionalmente un “cugino” dei delfini, lo Zifio (Ziphius cavirostris), specie massiccia e dal “becco” appena accennato, di colorazione grigia ma con muso evidentemente più chiaro e un particolare espressione sorridente che lo caratterizza.

Daniele Capello

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