L’EFSA (European Food Safety Authority), ossia l’autorità europea per la sicurezza alimentare, ha diramato i dati sulla situazione di una delle malattie più pericolose che colpisce i bovini. Si tratta del virus della Dermatite Nodulare Contagiosa, una malattia virale dei bovini, che non colpisce l’uomo. È trasmessa da insetti come mosche, sanguisughe, zanzare e zecche; tra le misure per controllarla ci sono le vaccinazioni e l’abbattimento dei capi infetti.
La malattia, presente in molti Paesi africani, nel 2012 si è diffusa dal Medio Oriente all’Europa sud-orientale, interessando Grecia, Bulgaria e altre zone dei Balcani. Da allora, grazie ad un programma di vaccinazione (col supporto della Commissione europea), proseguito fino al 2019, si è riusciti a coprire oltre 1,8 milioni di capi bovini e ad arrestare l’epidemia.
Quest’area dell’Europa sud-orientale, si legge nel rapporto, ora resta libera dall’infezione, più esattamente già da qualche anno nessun nuovo focolaio epidemico di Dermatite Nodulare Contagiosa è stato segnalato. Tuttavia, rispetto al 2017 e al 2018, in Turchia si è registrato un incremento di casi, compresi quelli nella parte occidentale del Paese vicina alla Grecia.
Varie sono le ragioni per il peggioramento della situazione in Turchia, tra cui l’impiego di un vaccino che potrebbe non essere completamente efficace, afferma l’EFSA.
La stessa preoccupazione proviene dalla Russia dove, sempre nel 2019, si è ugualmente verificato un aumento del numero di focolai, ciò suggerisce che il vaccino utilizzato attualmente potrebbe essere inadatto.
C’è anche da rilevare che l’anno scorso la Dermatite Nodulare Contagiosa si è diffusa anche in Cina, Bangladesh e India, nonché in Israele dopo che la vaccinazione è stata resa opzionale. Questo dimostra che, se il virus è ancora in circolazione nella regione e/o nei Paesi vicini, ridurre la protezione vaccinale può essere deleterio.
Secondo l’EFSA sarebbe opportuno che nei Paesi dove si sta valutando di interrompere i programmi vaccinali o renderli opzionali, si faccia almeno scorta di vaccini per poter reagire rapidamente a nuove eventuali emergenze. Tali Paesi dovrebbero anche effettuare continui controlli delle mandrie bovine per individuare nuovi episodi della malattia. E questo vale anche per l’Italia dove, sebbene non sia presente il virus, il rapido diffondersi potrebbe creare qualche preoccupazione.
Il ruolo dell’EFSA è quello di garantire che gli animali da produzione alimentare rimangano sani, e ciò è parte integrante del suo mandato per migliorare la sicurezza alimentare dell’UE e la salute degli animali, nonché assicurare un elevato livello di protezione dei consumatori.
L’EFSA fornisce consulenza scientifica sulle malattie animali transfrontaliere, altamente contagiose, che possono diffondersi rapidamente attraverso i confini nazionali.
Gli esperti del gruppo EFSA valutano quotidianamente le più recenti conoscenze disponibili su epidemiologia, diagnosi e controllo di tali malattie.
Bruno Cimino