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I borghi fantasma della Sardegna prima parte

Sardegna, oltre alle spiagge, al mare e alle tradizioni culinarie è una terra da amare anche e soprattutto per il suo territorio. Ci sono tanti posti e tante storie da scoprire di questa terra come i suoi paesi fantasma, un tempo floridi e poi abbandonati. 

Continuiamo dunque con la scoperta di questi borghi fantasma e parliamo del borgo di Lollove, situato a pochi chilometri da Nuoro che pur non essendo ancora del tutto disabitato è uno dei più misteriosi da visitare. Ad oggi ci sono ancora quattordici abitanti, ma anche per questo borgo come per Rebeccu si narra che fosse una maledizione delle suore del monastero di Santa Maria Maddalena a renderlo un paese spettrale dopo che furono scoperte le relazioni tra alcune monache e i pastori del luogo.

Passiamo adesso a parlare di Villaggio Taloro, un villaggio nato come quello di santa Chiara per ospitare gli operai durante la costruzione della diga del Taloro .La costruzione del villaggio fu fatta negli anni ’60 ed il progressivo abbandono del medesimo avvenne tra la fine degli anni ’80 e i primi degli anni ’90. 

Insieme agli edifici furono costruite anche palazzine e ambienti comuni come il cinema, la scuola e una chiesa. Oggi alcune case sono pericolanti ma il resto del paesaggio è comunque in buono stato e di una bellezza tale da meritare una gita. 

Nell’Iglesiente invece troviamo il Villaggio Asproni, fondato dall’ingegnere Giorgio Asproni nel 1870 e che comprendeva oltre alle miniere e agli impianti per lavorare i materiali estratti anche la sua villa sontuosa dove l’ingegnere viveva con la famiglia, gli alloggi per i minatori, uno spaccio e una scuola. 

Il villaggio ebbe un periodo florido fino al 1936 quando in seguito alla crisi del settore minerario si spopolò. 

Ma non è tutto pare che il luogo sia infestato dal fantasma del Cavaliere Luigi Toro che si manifesta con un vortice di vento e la comparsa di un cavaliere senza testa. 

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