Image default
In evidenza Viaggio nell'Italia della memoria

Greccio: pietre ricche di leggende e incanto con la nascita del primo presepe della storia

Greccio è borgo tanto antico quanto versatile, tanto da essere annoverato nel catalogo dei borghi più belli d’Italia. Sorge nella Valle Santa coi suoi 1500 abitanti e custodisce un importante momento del passato.

La storia
San Francesco rimase incantato dall’amenità di questo luogo che decise di ritirarsi qui in preghiera e per il forte richiamo ai luoghi della Palestina, rappresenterà qui, nel 1223 il primo presepe della storia. Una tradizione che si ripete ogni anno in occasione del Natale e che rende la visita al santuario particolarmente suggestiva in quei mesi. Il Presepe o presepio nasce [dal lat. pre- e saepire «cingere, chiudere con una siepe] mai più replicato dallo stesso Francesco deceduto tre anni dopo, fu primariamente una Messa solenne. Tuttavia l’episodio, magistralmente dipinto da Giotto nell’affresco della Basilica Superiore d’Assisi, ebbe grande risonanza, tanto da stimolare l’allestimento di altri presepi.

Il Santuario di Greccio2
Nucleo originario del Santuario è la Cappella del Presepio, edificata nel 1228. Il complesso comprende il convento francescano, la piccola chiesa di San Francesco, la più grande chiesa dell’Immacolata Concezione e il romitorio di San Francesco.

Il santuario si trova a pochi chilometri di distanza dall’omonimo borgo medievale. Ad impreziosire l’importante storia del posto, vi è una suggestiva cornice. La visita di Greccio può essere completata con il “Cammino di San Francesco”, un percorso di interesse religioso e naturalistico che si sviluppa all’interno della Valle Santa Reatina e anche nel cammino più ampio che porta ad Assisi. Infatti nei dintorni di Greccio ci sono molti altri luoghi di interesse, soprattutto i 3 santuari edificati sempre per San Francesco: il Santuario Convento di Poggio Bustone, il Santuario di Fonte Colombo e quello di Santa Maria della Foresta.

 Il Borgo medievale di Greccio sorge arroccato sulle pendici del Monte Lacerone a 18 chilometri dal capoluogo sabino. Di forte impatto visivo sono i resti del “castrum“, castello. Nella parte più elevata del colle si erge la Chiesa Parrocchiale di S. Michele Arcangelo, ornata da opere cinquecentesche. La Torre Campanaria sorge nel seicento sui resti di una delle due torri sopravvissute, tra le sei che presidiavano l’antica cinta muraria medievale. Ricca di decorazioni e stucchi preziosi anche la Chiesa di stile barocco di S. Maria del Giglio, che domina la piazza principale, ai piedi del borgo.

Oltre ai devoti, Greccio offre un ampio ventaglio di offerte agli amanti della natura. Vi sono infatti innumerevoli percorsi sentieristici4, di 20 km totali, con differenti livelli di difficoltà e lunghezza. A Greccio si trovano varie sorgenti di acqua, tra le quali primeggia per purezza e leggerezza rare, l’Acqua minerale di Fonte Lupetta

Centri culturali del borgo sono il Sentiero degli Artisti ed il Museo dei Presepi. Insomma, Greccio è una tappa che sorprende e accontenta tutti, grandi e piccini, sportivi e devoti in un contesto che ammalierà anche noi, come sempre è riuscito a fare. Buona visita.

Marino Ceci

Abbonati per leggere la versione integrale

Altri articoli