È ricordato principalmente per aver salvato la vita a Niki Lauda, ma Arturo Merzario non è stato solo un eroe ma anche un pilota di livello. 80 anni compiuti lo scorsi 11 marzo, Merzario ha corso in quasi tutte le categorie dell’automobilismo mondiale: Formula 1, Formula 2, Gran turismo, prototipi e campionato europeo di montagna, guidando a livello agonistico per 50 anni, dal 1962 al 2012.
Ha cominciato nella categoria Turismo vincendo varie gare del Campionato italiano con Alfa Romeo e Abarth e arrivando terzo nel campionato europeo. Passa poi al Campionato europeo di montagna e alle corse prototipi vincendo a Vallelunga e Imola e conquistando con la Ferrari una Targa Florio e il terzo posto alla 24 ore di Daytona. Nel 1972 esordisce in Formula 1 con la scuderia di Maranello: in questa categoria disputa 85 GP fino al 1979 correndo anche per Williams e March senza conquistare vittorie. Ha corso in Formula 1 anche per la sua scuderia omonima fondata nel 1977: con la Merzario disputa 10 gare in 3 stagioni.
Proprio in Formula 1 è protagonista dell’episodio che lo renderà un eroe: nel GP di Germania del Nürburgring la Ferrari di Niki Lauda sbatte e prende fuoco mentre il pilota perde il casco. Merzario insieme a Ertl, Edwards e Lunger riescono a estrarlo dalla vettura e salvarlo.
In carriera ha vinto 68 gare tra le varie categorie e conquistato un prestigioso secondo posto nella 24 Ore di Le Mans. Corre ancora gare di prototipi non professionistica e di F1 storiche.
Daniele Capello