Oggi compie gli anni il più giovane dei componenti della Nazionale italiana campione del Mondo nel 1982: Giuseppe Bergomi. Lo “zio”, come fu soprannominato dal compagno di Nazionale e di club Gianpiero Marini, a causa dei vistosi baffi che portava fin dalle giovanili, nacque infatti il 22 dicembre 1963.
Legò tutta la carriera da giocatore ai colori dell’Inter e a quelli della Nazionale: 519 partite e 23 gol con i nerazzurri e 81 gare e 6 gol con la maglia azzurra (più 7 partite in Under21). È considerato uno dei difensori più forti della sua generazione e giocava prevalentemente da terzino destro ma all’occorrenza si adattava bene ad ogni ruolo difensivo. Nell’Inter, in cui esordì nel 1980 a 16 anni, vinse i campionati del 1979-80 e 1988-89, la Coppa Italia 1981-82, la Supercoppa italiana nel 1989-90 e 3 Coppe Uefa nel 1990-91, 1993-94 e 1997-98. Con la Nazionale conquistò la Coppa del Mondo di Spagna ’82 in cui disputò tre partite, partendo dalla panchina contro il Brasile e giocando titolare con la Polonia e in finale con la Germania Ovest. Divenne così il calciatore azzurro più giovane a giocare un Mondiale e il secondo calciatore più giovane al mondo a vincerlo, dopo Pelè. Bearzot lo aveva fatto esordire solo pochi mesi prima, ad aprile, nell’amichevole con la Germania Est.
Si ritirò nel 1999, dopo 20 anni di carriera. Dal 1989 al 1991 fu selezionato nella formazione ideale dell’anno dalla rivista francese Onze mondial, nel 1997 vinse il Premio Scirea alla carriera e nel 2004 fu inserito nella classifica FIFA100 dei migliori calciatori di sempre e successivamente nella Hall of fame del Calcio italiano e in quella dell’Inter. Dopo il ritiro cominciò una carriera di allenatore nelle giovanili dell’Inter e in altre squadre lombarde e parallelamente è diventato opinionista tv e spalla tecnica di Fabio Caressa nelle telecronache Sky.
Daniele Capello