Un lampo di colore azzurro in volo tra le fronde: la Ghiandaia marina è un uccello assolutamente inconfondibile alle nostre latitudini. Di dimensioni simili a una Taccola o una Ghiandaia, la Ghiandaia marina (Coracias garrulus) nonostante il nome, non è un Corvide, anzi non appartiene neanche all’Ordine dei Passeriformi ma a quello dei Coraciformi, che comprende le specie più variopinte che si trovino in Europa: il Martin pescatore e il Gruccione. Maschi e femmine sono indistinguibili e hanno entrambi un piumaggio azzurro-turchese intenso con dorso marrone-rossiccio. I giovani invece hanno colori molto più slavati.
Questa spettacolare specie si può osservare in Europa solo in primavera ed estate, essendo un migratore transahariano. Arriva generalmente tra marzo e giugno e riparte tra agosto e ottobre verso l’Africa. In Italia nidifica in maniera non uniforme, principalmente in Puglia e altre aree del centro e del Sud mentre sembra in espansione verso nord.
Le ultime stime del gruppo Coracias, che da 10 anni studia la specie in Italia, è di circa 1000 coppie, in aumento rispetto alle 300-500 stimate nel 2007 da Brichetti&Fracasso in Ornitologia Italiana. Essendo un uccello che nidifica in cavità arboree, spondali o spesso artificiali (muri e ruderi), negli ultimi anni sono stati realizzati progetti atti a posizionare in varie zone d’Italia nidi artificiali specifici per la Ghiandaia marina, che sembrano funzionare bene: un futuro sempre più azzurro per questa specie.
Daniele Capello