Il Genepì è un liquore tradizionale italiano, tipico delle regioni alpine, conosciuto per il suo sapore distintivo e le sue proprietà digestive. Questo prezioso elisir è ottenuto dalla macerazione in alcol delle piantine di Artemisia, in particolare di Artemisia glacialis e Artemisia genipi, che crescono spontaneamente sulle Alpi a quote elevate, spesso oltre i 2000 metri.
Storia e tradizione
La produzione del Genepì ha radici antiche e affonda principalmente nella tradizione alpina della Savoia, del Piemonte e della Valle d’Aosta. Originariamente, il liquore era preparato dai pastori e dagli abitanti delle valli alpine per sfruttare le proprietà benefiche delle piante di Artemisia, conosciute per le loro qualità toniche e digestive. La raccolta delle piantine di genepì è una pratica che richiede grande abilità e rispetto per l’ambiente, data la delicatezza dell’ecosistema alpino.
Il processo di produzione del Genepì inizia con la raccolta delle piantine durante l’estate, quando sono al massimo della loro fragranza. Le piantine sono poi messe a macerare in alcol per un periodo che può variare da alcune settimane a diversi mesi, secondo la ricetta e la tradizione del produttore. Dopo la macerazione, il liquido è filtrato e può essere ulteriormente affinato con l’aggiunta di zucchero e altre erbe aromatiche, per ottenere un prodotto dal gusto equilibrato e complesso.
Il Genepì si distingue per il suo colore che può variare dal verde pallido al giallo dorato, secondo la tipologia di piante utilizzate e del processo di produzione. Il liquore presenta un bouquet aromatico intenso, con note erbacee e floreali, accompagnate da sentori di spezie e un lieve sottofondo balsamico. Al palato, il Genepì è caratterizzato da un gusto deciso e persistente, con un equilibrio perfetto tra dolcezza e amaro.
Tradizionalmente, il Genepì è servito come digestivo a fine pasto, per favorire la digestione e offrire un piacevole momento di riposo. Può essere gustato liscio, a temperatura ambiente o leggermente freddo, oppure utilizzato come ingrediente in cocktail e long drink, dove aggiunge un tocco aromatico unico. In cucina, il Genepì può essere impiegato per aromatizzare dolci, gelati e perfino piatti salati, in particolare quelli a base di carne o formaggi.
Conservazione e curiosità
Essendo un prodotto artigianale, il Genepì richiede una conservazione adeguata per preservarne tutte le qualità organolettiche. È consigliabile conservarlo in un luogo fresco e al riparo dalla luce diretta, per evitare che il calore eccessivo e la luce possano alterarne il gusto e il colore.
Curiosamente, il Genepì è spesso associato a leggende e storie locali che ne esaltano le virtù quasi magiche. Si narra che un bicchiere di Genepì sia in grado di risvegliare l’energia e lo spirito delle montagne, e che ogni sorso racchiuda in sé la forza e la purezza delle Alpi.
Il Genepì è più di un semplice liquore: è un simbolo delle Alpi, un prodotto che racchiude in sé la tradizione, la natura e la sapienza artigianale delle genti di montagna. Gustarlo significa fare un viaggio attraverso i sapori e i profumi delle alte vette, riscoprendo il legame profondo tra l’uomo e il suo ambiente. Che sia come digestivo, ingrediente per cocktail o raffinato aroma in cucina, il Genepì continua a incantare e deliziare chiunque abbia il piacere di assaporarlo.
By Rosa Maria Garofalo