Anche quest’anno la riapertura del TeatroBasilica coincide con il debutto di una nuova produzione del Gruppo della Creta. Sarà in scena dal 9 al 12 settembre il progetto “La Regola dei Giochi”, cinque atti unici: “Ucronìa o va tutto bene”, “Soldato”, “Il Regno”, “Matteo” e “Squali, uno studio marino”. La drammaturgia è di Anton Giulio Calenda, con la regia di Alessandro Di Murro. Protagonisti sono: Valeria Almerighi, Matteo Baronchelli, Jacopo Cinque, Alessandro De Feo, Alessio Esposito, Amedeo Monda, Laura Pannia e Bruna Sdao.
Cinque opere caratterizzate dalla ferocia e dalla concisione dei dialoghi, da una messinscena stilizzata ed evocativa in cui la parola diventa strumento di costruzione identitaria, lambito da echi provenienti dai più disparati panorami sonori.
A seguito di “D.N.A. Dopo la Nuova Alba”, e “Generazione XX”, è emersa all’interno del Gruppo della Creta la necessità di cimentarsi con forme sceniche prossime al racconto breve e al gesto minimale. Alla volontà di dialogare con il formato seriale che tanto appassiona il pubblico di tutto il mondo è conseguita l’ideazione de “La Regola dei Giochi” che nel contesto del costume odierno appare come una sfida: quella di portare le persone a teatro proponendo loro una fruizione analoga a quella che sono abituate a vedere sugli schermi.
Perciò, i cinque atti unici che compongono l’evento “La Regola dei Giochi” verranno messi in scena per una settimana al mese, per tutti i mesi della stagione teatrale, andando a costituire un format che si discosta dalla stabilità canonica delle produzioni teatrali e che si propone di coltivare una più assidua partecipazione da parte del pubblico. Questa analogia con la narrazione antologica o seriale ne ricalca la struttura e le forme, ma nei contenuti è mantenuta intatta la rotta tracciata dal Gruppo della Creta.
Sinossi
“Ucronìa o va tutto bene”: a conclusione di un conflitto mondiale gli Stati Uniti hanno sconfitto la Cina e sono diventati padroni del mondo. Una donna bambola rinchiusa in una Google-scatola racconta gli avvenimenti che avverranno nel prossimo futuro. A prendersi cura di lei sarà il suo Google-amico.
“Soldato”: Due commilitoni marciano per una landa desolata per ordine dei loro capi. Il fitto dialogare dei due metterà in luce le assurdità morali con cui gli esseri umani sono soliti giustificare dialetticamente la guerra. In questa retorica autoreferenziale ed illogica, è evocata costantemente la presenza del “nemico”, “l’altro”, ciò che è sconosciuto e perciò temuto, da distruggere e dominare.
“Il Regno”: assiso sul suo trono, un re onnipotente sorveglia i suoi preziosi minuscoli e pitocchi confini blaterando insulti contro chiunque minacci la sua stolida e superficiale calma. Una voce, tuttavia, si insinua sempre più in profondità tra i suoi pensieri, guasta la tranquillità del regno e getta il sovrano nel labirinto del dubbio.
“Matteo”: è una tragedia insostenibile ciò che rende la comunicazione di Barbara e Matteo -una elegante coppia alto-borghese- feroce, tagliente, comica e perversa fin dalle primissime battute. Scopriremo i demoni che li perseguitano manifestarsi lungo tutto il corso della vicenda.
“Squali”, uno studio marino: Quattro amici sono in barca a godersi una bella battuta di pesca. Il mare è calmo, il cielo terso. Tutto è perfetto e ideale. A un certo punto però il motore va in panne e i quattro si rendono conto di essere circondati da squali. Emergono allora le personalità dei personaggi, ognuno costretto a prendere una decisione e, dunque, a manifestare la propria visione sulle cose.
I cinque atti unici de La regola dei giochi andranno in scena giovedì 9 settembre alle 20.30 con “Ucronia” e alle 22.30 con “Soldato”. Venerdì 10 alle 20.30 andrà in scena “Il Regno” e alle 22.00 “Matteo”. Sabato 11 alle 19.00 andrà in scena “Soldato”, alle 20,30 Ucronia e alle 22.00 “Squali”. Domenica alle 19.00 andrà in scena “Matteo” e alle 20,30 “Il Regno”.
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Bruno Cimino