“La libertà”, è questo il titolo per l’edizione 2021 di “Più libri più liberi, la Fiera della piccola e media editoria, che si terrà alla Nuvola dell’EUR di Roma dal 4 all’8 dicembre.
Giunta alla sua 20ma edizione (è nata nel dicembre del 2002 da un’idea del Gruppo Piccoli Editori dell’Associazione Italiana Editori), questa manifestazione può essere considerata tra le più importanti d’Europa. I numeri parlano da soli: 500 editori, provenienti da tutta Italia per presentare al pubblico le novità ed il proprio catalogo.
Durante questi cinque giorni il programma prevede oltre 650 eventi, durante i quali è possibile: incontrare gli autori; assistere a reading e performance musicali; ascoltare dibattiti sulle tematiche di settore.
I personaggi che interverranno sono autori di riferimenti internazionali tra i più apprezzati, con i quali il pubblico potrà interagire durante le conferenze: oltre ad ascoltarli è possibile porre loro delle domande.
Ecco qualche nome: Roberto Saviano, Jonathan Safran Foer, Guadalupe Nettel, Zerocalcare, Alessandro Baricco, Chiara Valerio, Francesca Mannocchi.
Purtroppo i dati sul numero dei lettori italiani non sono confortanti. L’ufficio stampa di PLPL rende noto che la percentuale scende al 56%, sebbene i cosiddetti lettori forti leggano una media di 17 libri l’anno, 3 in più del 2020, e comprano circa 12,3 libri, due e mezzo in più dello scorso anno.
Le differenze geografiche, anagrafiche, di genere e di reddito, afferma il presidente del Centro per il libro e la lettura, Marino Sinibaldi, pesano sulla lettura ancora più che in passato. Cresce, difatti, il divario Nord-Sud: mentre al Nord, i lettori, in tre anni, passano dal 63% (2019), al 60% (2020) e infine al 59% (2021), al Sud dal 41% del 2019 e dal 40% del 2020 si arriva al 35% del 2021.
Positivo, però, è il dato 2021 che ha segnato un’importante ripresa per l’editoria di varia (editoria di evasione), dopo le difficoltà dei due anni precedenti a causa della pandemia.
La previsione per la fine dell’anno, secondo l’Associazione Italiana Editori (AIE) in collaborazione con Nielsen e IE-Informazioni Editoriali, è una crescita tra l’11% e il 16%.
In sintesi: otto milioni di copie vendute in meno, nel solo settore della varia (saggistica e fiction) con circa 134 milioni di euro di fatturato, già persi nei primi quattro mesi dell’anno, concentrati tutti tra marzo e aprile.
Ma torniamo al tema “Libertà” che di questa edizione ne è il titolo. Il termine parla da sé, non è solo una testata d’occasione, né un suggerimento: è una indicazione che deve rimanere onnipresente nella società in cui vogliamo vivere, della quale non si può fare a meno, se vogliamo essere un popolo che vuole comprendere il senso dell’esistenza.
Visitando i settori di questa eccezionale vetrina culturale, troveremo tantissimi riferimenti utili per comprendere il concetto di “Libertà” e riconoscerne la giusta dimensione.
Bruno Cimino