Uno degli uccelli simbolo dell’estate, per il suo legame con le spiagge, è il Fratino (Charadrius alexandrinus). Proprio questo legame, però, rischia di condannarlo all’estinzione, almeno nel nostro paese.
Il Fratino è un piccolo limicolo affine ai Corrieri (appartengono infatti al medesimo genere, Charadrius) e si distingue dalle due specie più comuni in Europa, Corriere piccolo e Corriere grosso, per il collarino più ristretto, la “mascherina” facciale meno accentuata con assenza della striscia nera sopra gli occhi e il capo rossiccio.
A differenza dei congeneri, che sono meno selettivi nella ricerca di habitat adatti alla nidificazione, scegliendo greti, spiagge fluviali e marine, risaie, ex cave, i Fratini sono invece molto più legati alle spiagge e coste litoranee: infatti, nidificano sulla sabbia, in una piccola conca, e le uova risultano quasi invisibili.
Questa è la principale problematica che riguarda questa specie, in termini di conservazione, soprattutto in Italia, in quanto la maggior parte delle spiagge viene sfruttato a livelli turistico o comunque utilizzato dall’uomo per varie attività.
Il pericolo principale per questi uccelli è la pulizia delle spiagge che precede la stagione balneare, con spianamento della sabbia e conseguente distruzione di eventuali nidi e pulcini. Altre criticità sono il passaggio di veicoli, come moto da cross o auto, cani liberi o semplicemente il camminare sulla spiaggia.
Un paio di anni fa, ha suscitato molto dibattito il tour estivo di Jovanotti, il Jova Beach Party, che prevedeva concerti proprio in spiaggia, in aree e periodi in cui il Fratino nidificava.
Tutte queste problematiche devono essere risolte o almeno mitigate altrimenti, in pochi anni, la specie si estinguerà nel nostro Paese.
Daniele Capello