La nuova stagione della Formula 1 ha preso il via lo scorso weekend del 19 e 20 marzo in Bahrain e la preannunciata rivoluzione sembra essere già in atto. Infatti le nuove regole imposte dalla federazione per ravvivare lo spettacolo e mischiare le carte sembrano già funzionare.
In particolare le modifiche per permettere maggior effetto suolo delle vetture al fine di favorire il pilota che segue a rimanere nella scia della macchina davanti sembrano dare frutto. Si è notato infatti che rispetto agli scorsi anni le turbolenze delle scie sono molto attenute e chi segue fa meno fatica. I risultati di questa rivoluzione si sono visti nel duello tra Leclerc e Verstappen dopo il primo pit stop, con una serie di sorpassi e controsorpassi che sono più tipici della MotoGP che della Formula 1.
In tutto questo il lavoro fatto dalla Ferrari sembra al momento quello migliore, non solo per la clamorosa doppietta Leclerc-Sainz, che mancava dal GP di Singapore 2019 dopo due annate di vacche magre. Soprattutto il motore sembra nettamente migliorato tanto che anche le altre due macchine motorizzate Ferrari, la Alfa Romeo e la Haas sono andate forte: sono infatti 6 i motori Ferrari nei primi 11 posti della classifica finale. Se la Red Bull si é dimostrata competitiva ma fragile (due rotture di motore nel finale), è la Mercedes la scuderia che appare più in ritardo con Hamilton e Russell mai in gara. Tutto però è da verificare nelle prossime gare vista l’incertezza delle nuove macchine ma i tifosi Ferrari possono finalmente sperare.
Daniele Capello