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Fontana del Porcellino a Firenze

Continuando il vostro itinerario per le vie del centro, passato il Ponte Vecchio, lì vicino troverete la loggia del mercato nuovo nell’omonimo piazza. 

Sotto questa loggia si trova il monumento della Fontana del Porcellino. 

Il nome porcellino deriva dal fatto che la statua ha le sembianze di un cinghiale ferito durante la caccia, la cui figura originale in marco (che era la copia romana di un’opera ellenistica) fu donata da Papa Pio IV a Cosimo I nel 1560 durane la visita di quest’ultimo a Roma. 

Di questa statua Cosimo II de Medici commissionò una copia a Pietro Tacca affinché decorasse Palazzo Pitti nel 1612. 

Tacca realizzò il modello di cera solo nel 1620 e quello in bronzo nel 1633. 

Anni dopo la fusione Ferdinando I de’ Medici volle trasformare la statua in una fontana e la spostò sotto la loggia del Mercato Nuovo intorno al 1640 circa. 

Probabilmente peer questa occasione Tacca creò anche il basamento ottagonale e la vasca bronzea per la raccolta delle acque. 

Tale fontana oltre ad un mero scopo decorativo aveva una funzione anche pratica poiché forniva l’acqua ai mercanti che lavoravano sotto la loggia.

Nel 1928 la fontana venne spostata davanti all’ex Borsa Merci dove fu posizionata su un basamento nuovo. 

Dopo la II guerra mondiale venne l’abitudine di sfregare il muso dell’animale a mò di portafortuna e di auspicio di un ritorno a Firenze nel caso del Turista. 

Per questo nel 1998 la statua fu sostituita con una sua copia identica persino nelle abrasione mentre l’opera di Tacca è conservata dal 2004 al museo Bardini. 

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