L’EMA dà il nulla osta per la diffusione commerciale del farmaco
Il virus Ebola venne scoperto nel 1976, quando si manifestò per la prima volta nell’attuale Repubblica Democratica del Congo (già Zaire), dove causò la morte di 280 persone, il 90% dei contagiati. Da allora non ha mai smesso di mietere vittime tra la popolazione africana fino ai giorni nostri, colpendo con particolare virulenza nel 2007 in Uganda e nella Repubblica Democratica del Congo, e nel 2014-2016 soprattutto in Liberia, Nigeria, Guinea e Sierra Leone, quando si assistette al massimo numero di decessi causati dal virus. Dopo anni di sperimentazioni, iniziate a seguito di quest’ultima gravissima epidemia, si è giunti finalmente alla creazione di un vaccino efficace, l’Ervebo. L’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha dato il nulla osta all’immissione in commercio del farmaco nell’UE, spetta ora alla Commissione Europea l’ultima parola. Il vaccino è somministrabile a soggetti di età pari o superiore ai 18 anni ed è stato più volte utilizzato in Africa in via sperimentale con ottimi risultati, dimostrandosi capace di garantire l’immunità dalla malattia attraverso una sola somministrazione. L’Ervebo è prodotto dalla casa farmaceutica Merck ed è utilizzato da oltre un anno nell’epidemia in corso nella Repubblica Democratica del Congo, che conta finora circa 3000 persone infette ed ha un tasso di mortalità del 67%. A questo si è di recente affiancato un secondo vaccino, meno utilizzato, prodotto dalla Johnson & Johnson. Lo sviluppo dell’Ervebo è stato frutto di una collaborazione internazionale che ha portato a testarlo su circa 16000 pazienti in diversi continenti dando prova di sicurezza ed efficacia. Sarà probabilmente in commercio a partire dal prossimo anno.
Glenda Oddi