Enrico Toti non è soltanto il più insigne dei tanti Bersaglieri protagonisti di mirabili atti di valore nel Teatro tragico della Grande Guerra, ma un vero grande Eroe.
Un Eroe senza tempo. Un’Icona del Coraggio e dell’ Onore, la cui vicenda è stata rappresentata mille volte, fissata in quel gesto estremo del lancio della stampella contro il nemico, gesto titanico e irripetibile di eroismo eccelso, di fronte alla morte.
Ma quel momento supremo, che consegna alla Storia questo grande Italiano, sfumando nella leggenda, non è che l’atto finale di una vita eccezionale intessuta di forti valori e di grandi ideali che hanno segnato un percorso umano ed esistenziale certamente unico ed incomparabile, ma forse non abbastanza conosciuto.
Un Uomo dalla tempra d’acciaio che ha sperimentato la vita aspra del marinaio , la durezza dei cantieri nelle ferrovie, le strenue prove di sportivo e talvolta sorprendenti esperienze d’artista. Un’esistenza straordinaria, esuberante, uno spirito inquieto, impetuoso, proteso a realizzare sempre il massimo, persino l’impossibile.
Privo di una gamba, perduta in un incidente di lavoro sulle rotaie, sfidando se stesso e la sorte percorse l’Africa e l’Europa, in bicicletta, pedalando inesausto dalle Piramidi fino ai ghiacci polari della Lapponia e riscuotendo ovunque successi e ovazioni nelle sue incredibili tappe, da autentico ineguagliabile campione, antico e moderno insieme.
Poi volle unirsi ai Soldati al fronte per servire la Patria in armi, riuscendo, con estrema tenacia, a farsi arruolare come Bersagliere ciclista, mutilato sì ma forte e indomabile. E all’apice del grande conflitto nell’agosto di cento anni fa, a quota 85 di Monfalcone, decise per sé un destino leggendario e immortale, cadendo in combattimento,all’attacco, invincibile sotto il fuoco nemico e suggellando, a caratteri indelebili, con quella spavalda ed eroica morte , una pagina sublime ed eterna, di gloria e di orgoglio per l’Italia intera.
Bersagliere Enrico Toti Medaglia d’oro al V. 1882-1916
Camillo Tondi